L’AQUILA – Il Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila ha scoperto e neutralizzato una truffa finalizzata alla percezione di fondi comunitari per 130 mila euro, destinati a risarcire i danni subiti dalle imprese colpite dal sisma ed a favorire occupazione e ripresa economica del territorio aquilano.
I Finanzieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila un imprenditore aquilano, L.F. di 45 anni, per i reati di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico che prevedono, rispettivamente, pene fino a 6 anni e fino a 2 anni di reclusione.
Le indagini hanno rivelato che la persona denunziata, amministratore di una società operante nel settore delle locazioni immobiliari, al fine di ottenere un maggiore punteggio nella graduatoria dei soggetti che richiedono l’ammissione al contributo comunitario, ha allegato alla richiesta presentata alla Regione Abruzzo (Ente preposto all’individuazione dei beneficiari ed all’erogazione dei fondi) autocertificazioni attestanti una situazione occupazionale non rispondente al vero.
Questo perché, tra le previsioni del bando, ai fini della concessione del finanziamento e della formazione della graduatoria, figurava l’attribuzione di un punteggio crescente in relazione al numero di dipendenti assunti dall’impresa dopo il sisma rispetto a quelli preesistenti (il requisito minimo per accedere al beneficio era, infatti, il ripristino di almeno il 50% del numero di occupati prima del sisma, entro 6 mesi dalla riattivazione dell’attività produttiva).