L’AQUILA – “La popolazione deve manifestare contro il comportamento di chi non è stato in grado di cogliere la gravità della situazione, in quanto la notizia del taglio del 50 per cento dei contratti a tempo determinato risale all’estate 2010”.
Intervengono così, riguardo al problema dei precari della Asl dell’Aquila il vice sindaco Giampaolo Arduini e i consiglieri comunali Giampaolo De Rubeis e Salvatore Placidi.
“L’erogazione di prestazioni sanitarie – dichiarano – da parte dell’ospedale aquilano che, fino al 2009, generava anche un consistente flusso di mobilità attiva e che da sempre è riconosciuto unanimamente quale polo di eccellenza, sarebbe fortemente penalizzata, con gravi ripercussioni anche sulla popolazione residente, qualora si dovesse giungere all’applicazione di quanto stabilito dalla normativa nazionale senza chiedere un provvedimento speciale che tenga conto della peculiarità della realtà aquilana”.
“La riduzione del 50 per cento – proseguono il vice sindaco Arduini e i consiglieri De Rubeis e Placidi – dei contratti a tempo determinato, parametrati a quelli stipulati nel 2009, pur prevista dalla legge finanziaria, merita un approfondimento particolare per quanto riguarda la situazione aquilana, poiché la percentuale di dipendenti precari del 2009 era molto più bassa rispetto al 2008, a causa dei noti eventi sismici, a seguito dei quali la riduzione delle attività del presidio ospedaliero “San Salvatore” aveva indotto una mobilità del personale verso altre sedi, quasi azzerando il numero di lavoratori a tempo determinato”.