L’AQUILA – Preoclamato lo stato di agitazione dei precari della Asl. “I lavoratori precari – rilevano isindacati – rappresentano una realta’ insostituibile all’interno delle aziende e permettono alle stesse di continuare ad erogare dei servizi sanitari importanti. Per questo riteniamo, dopo innumerevoli allarmi lanciati e dopo numerose richieste d’incontro al Commissario Chiodi, assolutamente indifferibile proclamare lo stato di agitazione del personale di tutte le ASL abruzzesi ed indire una grande manifestazione regionale contro questo governo regionale non piu’ in grado, al di la degli slogan, di dare delle risposte serie e perseguibili in termini di lavoro e dei diritti di salute dei cittadini abruzzesi”. Intanto la sala consiliare del comune di Avezzano da stamatina è invasa da una rappresentanza dei 334 precari della Asl 1 Avezzano-L’Aquila-Sulmona (di cui 106 solo nella Marsica), che dovrebbero essere licenziati sulla base della legge Brunetta. Tra loro, medici, infermieri e personale che svolge altri servizi come il cup (centro unico prenotazione) e il servizio ambulanze. I manifestanti, oltre cento persone, sono stati ricevuti dal sindaco di Avezzano, Antonio Floris, da numerosi sindaci del territorio, e dalla quasi totale rappresentanza dei primari dell’ospedale di Avezzano – presenti sul posto in segno di solidarietà -, oltre naturalmente a tutti i rappresentanti sindacali di categoria. La preoccupazione espressa dai precari è per il danno non solo immediato ma soprattutto futuro, in quanto verrebbero penalizzate le strutture pubbliche di tutta la provincia. Il tutto, in favore di una mobilità passiva verso altre regioni. E’ stato ribadito che i precari sono ormai tutti professionisti e hanno acquisito esperienza in molti anni ed hanno garantito l’assistenza necessaria ai malati. Per quanto riguarda in particolare l’ospedale di Avezzano, il danno si tradurrebbe nella mancata garanzia dei livelli minimi di assistenza nelle sale operatorie per il licenziamento di tre anestesisti. Non potrà essere attivata l’emodinamica, l’oncologia non potrà funzionare mentre la neurochirurgia è stata già chiusa. I vari esponenti politici e i rappresentanti medici hanno chiesto al governo nazionale di attuare interventi in grado di superare questa fase di emergenza garantendo il proseguimento dell’attività svolta dai precari. Intanto, per domani alle 12,30, all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, si svolgerà un incontro sulle problematiche dei precari della Asl n. 1 tra il Manager Giancarlo Silveri e i sindacati. Il confronto è stato richiesto dalle stesse organizzazioni dei lavoratori

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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