ABRUZZO – Un risparmio complessivo di un milione e 100mila euro sui costi di funzionamento del Consiglio regionale. E’ il dato che emerge dal Rendiconto 2010, approvato dall’Ufficio di Presidenza nel corso dell’ultima seduta. Lo scorso anno la spesa si è attestata a 30 milioni e 600mila euro, a fronte dei 31 milioni e 700mila euro del 2008 (il dato del 2009, per ovvi motivi legati alle conseguenze del terremoto, non è stato preso in considerazione perché non significativo, ndr). Questo, naturalmente, al netto degli oneri straordinari derivanti dal ripristino delle strutture danneggiate dal sisma. Un risultato importante, ancora più evidente se si considera che nel bilancio di previsione 2009 della Regione, per il funzionamento del Consiglio regionale era previsto uno stanziamento di 33 milioni e 500mila euro. Un trend in aumento, dunque, che si è riusciti invece ad invertire. La riduzione dei costi è stata centrata soprattutto grazie ad una rigida politica di contenimento della spesa, con un intervento a 360 gradi su tutte le voci su cui era possibile operare. In quest’ottica è stata ridotta del 10 per cento la voce relativa alle indennità dei Consiglieri regionali, dell’8 per cento quella sulle forniture e i servizi (elettricità, telefonia, riscaldamento, pulizia), del 25 per cento quella sui contributi a manifestazioni, che sono stati invece razionalizzati e destinati ad eventi di reale rilevanza, evitando concessioni ‘a pioggia’. Nel corso del 2010 la Direzione Amministrativa ha proceduto anche ad un’attenta analisi di tutti i residui passivi esistenti, verificandone la reale sussistenza. Un’operazione che ha consentito di recuperare circa 2 milioni di euro relativi a debiti insussistenti. Una somma che, insieme alle altre economie risultanti dalla gestione 2010, ha generato un avanzo di amministrazione che sarà destinato in gran parte alla copertura finanziaria del fabbisogno 2011 del Consiglio regionale. Nel bilancio di previsione 2011 della Regione, infatti, per il funzionamento del Consiglio stesso viene ipotizzata una spesa di 30 milioni e 400mila euro, ma la somma realmente iscritta è di 28 milioni e 400mila euro. La quota rimanente dell’avanzo di amministrazione andrà invece al finanziamento dell’unica voce di spesa che nel 2011 subirà un aumento: quella per il funzionamento dei 3 nuovi gruppi consiliari, che andranno ad incidere sulle casse dell’Emiciclo per 480mila euro. Dal 2011, però, questo aumento esponenziale non sarà più possibile, grazie alle norme introdotte dal nuovo Regolamento che prevedono parametri molto rigidi per la costituzione di nuovi gruppi, così da scongiurare una proliferazione che nel passato aveva portato alla presenza, in Consiglio, di ben 19 formazioni.
Articolo precedenteGli studenti sfrattati dall’adsu verranno ospitati a barete
Prossimo articolo Esclusivo. silveri su precari, asl e piano di riorganizzazione sanitario