L’AQUILA – Ha del miracoloso l’ultimo recupero, in ordine di tempo, effettuato nel Duomo dell’Aquila. Durante i lavori di rimozione selezionata delle macerie nella zona del presbiterio è stata recuperata l’urna, miracolosamente intatta, del Santo Protomartire Vittorino, uno dei primi evangelizzatori martirizzato sotto Settimio Severo nel 204, che era custodita sull’altare sinistro del transetto dedicato a San Carlo. L’urna, che contiene il teschio ed un femore del Martire a breve sarà restituita alla Curia aquilana. Nel contempo sono stati recuperati anche i resti della grande e pregevolissima tela del San Carlo Borromeo fra gli appestati, realizzata da Teofilo Patini nel 1888. Questi frammenti sono stati raccolti in attesa di studiarne le modalità più opportune di conservazione. Ancora una volta, come per altre importanti e significative chiese del territorio colpito dal sisma, stanno tornando alla luce significativi frammenti della nostra storia religiosa e artistica. “Il recupero odierno – spiega il Vice Commissario per la tutela del Patrimonio Culturale Luciano Marchetti – è un vero e proprio miracolo perché non credevamo proprio, rispetto agli estesi crolli di questa parte dell’edificio sacro, di ritrovare un oggetto integro ed addirittura un urna reliquario. E’ un segno della volontà divina – conclude Marchetti – che protegge anche i simboli della nostra fede. Anche se il terremoto cerca di cancellarli”.
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