L’AQUILA – «Esprimiamo tutto il nostro disappunto sulla linea assunta dal MIUR di adottare per il prossimo anno scolastico 2011/2012, negli appalti delle attività esternalizzate dei servizi di pulizia, la procedura del cottimo fiduciario, la cui gestione sarà delegata a ciascun singolo istituto scolastico. Mettiamo in dubbio la regolarità e la trasparenza di tale operazione di frazionamento del mercato, che interessa ben 4000 istituti scolastici e che mette a repentaglio l’occupazione della stragrande maggioranza dei 26.000 addetti ai servizi di pulizia nelle scuole». È il commento di Federlavoro e Servizi Confcooperative – Legacoop Servizi – Anip Fise/Confindustria, Filcams Cgil – Fisascat Cisl – Uiltrasporti Uil dopo il tavolo tecnico svoltosi al MIUR con il Direttore Generale Filisetti e il Dirigente~ Pinneri in rappresentanza del MIUR e di Palmisano in rappresentanza del Ministero degli Affari Regionali. «Oltre ai problemi di trasparenza delle gare e di qualità dei servizi, vi è grande preoccupazione – si legge nella nota – per l’effettiva applicabilità delle clausole sociali, in quanto la fase transitoria comporta la cessazione dei rapporti di lavoro già dal 30 giugno, interrompendo la continuità lavorativa e ledendo i diritti conseguenti». Con questa impostazione qualora fosse definitivamente adottata, nessun lavoratore, avrebbe la garanzia di poter riprendere il proprio lavoro alla ripresa dell’attività scolastica a settembre.
«Dopo gli impegni e le finalità stabilite, anche attraverso il verbale di incontro del 3 marzo scorso, constatiamo con profonda delusione che il confronto è stato di fatto impedito da un atteggiamento di chiusura precostituita dalla rappresentanza tecnica del MIUR stesso che non ha~ permesso di tenere in considerazione nemmeno i «percorsi di ottimizzazione finalizzati a salvaguardare da un lato le prospettive occupazionali degli attuali addetti e dall’altra a continuare a garantire un’alta qualità dei servizi»
«Facciamo appello al Governo – concludono le Organizzazioni datoriali e sindacali – affinché si trovino, con responsabilità, soluzioni efficaci atte a garantire l’occupazione e il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, nonché la qualità dei servizi alle scuole. Non esiteremo a organizzare momenti di civile protesta».