L’AQUILA -S’inaugura domani 31 marzo a Macerata, e resterà aperta fino al 7 aprile nella Galleria Mirionima dell’Accademia di Belle Arti, l’esposizione dello scultore Giuseppe Gentili, con l’opera – un’aquila ferita in ferro – che l’Artista marchigiano dona come contributo per la rinascita del patrimonio culturale dell’Aquila. La scultura, infatti, dopo la mostra sarà battuta all’asta e il ricavato, secondo le intenzioni dell’Artista, sarà destinato all’Istituto Cinematografico dell’Aquila, che ha subito gravi danni dal sisma, anche per il restauro di alcune pellicole della sua preziosa Cineteca.

La mostra “Un’Aquila per L’Aquila”, curata dal prof. Antonio Benemia, è promossa dall’AMBALT (Associazione Malati Bambini Leucemici e Tumori), ha il patrocinio del Comune di Macerata, del Comune di Pollenza (città natale dell’Artista), dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e dell’Associazione Culturale “Arte per le Marche” che organizza l’evento. Il vernissage è previsto alle ore 17, presente l’Artista, con i saluti delle Autorità e con gli interventi di presentazione che saranno tenuti da Antonio Benemia, docente dell’Accademia di Belle Arti, e da Goffredo Palmerini, vice Presidente dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila.

Giuseppe Gentili, definito “il Charlie Chaplin della scultura”, è un artista poliedrico e di grande talento. Rifugge da ogni snobismo e ha una profonda propensione per l’arte con finalità etiche. Scultore e pittore, vive a Camerino, dove ha il suo atelier. E’ innamorato dell’Aquila, città che apprezza per la bellezza dei suoi monumenti, per la sua storia singolare, per la sua architettura urbana, per la qualità delle sue istituzioni culturali. Ha tenuto numerose mostre in Italia e all’estero. Gentili conobbe Charlie Chaplin nel 1971, al quale dedicò una mostra e diverse sue opere. Il celebre “Charlot” acquistò due sue sculture (il Suonatore di tromba e il Direttore d’orchestra) per la sua villa di Vevey, in Svizzera. Recentemente l’Artista ha esposto nella sede dell’Unicef Italia, alla Sala Carino Gambacorta di Teramo e al Museo “Venanzo Crocetti” in Roma.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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