L’AQUILA – Circa due settimane fa molti aquilani single o appartenenti a nuclei familiari da due persone hanno ricevuto dei conguagli Cas (contributo di autonoma sistemazione) negativi. Non sono mancate naturalmente le proteste, specialmente perché la decurtazione è avvenuta senza preavviso e senza nemmeno una comunicazione. “I Comuni del Cratere hanno larga autonomia nell’interpretazione delle ordinanze che disciplinano le varie forme assistenziali” – ha detto Petullà – “quindi dovrebbe essere il Comune dell’Aquila a dare spiegazioni sul perché sono arrivati questi conguagli negativi. Quello che posso fare è dare una mia interpretazione dell’articolo 2 dell’ OPCM 3857, l’ordinanza di riferimento, emanata il 10 marzo 2010. L’articolo pone come premessa “Per favorire la ricerca di soluzioni alloggiative idonee” quindi ritengo che la ricerca di soluzioni alloggiative idonee – e quindi il beneficio aggiuntivo – inizi nel momento in cui un nucleo fa domanda di incremento: dalla presentazione dell’istanza e non dall’ordinanza inizia la ricerca di una soluzione alloggiativa diversa che giustifica l’aumento. Inoltre ritengo che se l’aumento fosse retroattivo al 10 marzo si avrebbe una disparità di trattamento perché si sommerebbe la possibilità di rimanere in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio sino alla presentazione dell’istanza, magari tra un anno, all’aumento del CAS con decorrenza marzo 2010″
Proteste conguagli cas negativi. sge: “la responsabilità è dei comuni”
Sono i Sindaci ad "interpretare" le ordinanze
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