L’AQUILA – Come era nell’aria si prevedono tempi piu’ lunghi per la definizione del crollo del palazzo di via XX Settembre 79, nei pressi della Casa dello studente, nel quale sono decedute nove persone. Questa mattina i consulenti dovevano depositare gli esiti della perizia disposta dal giudice per le indagini preliminari ma non e’ stato cosi’. Infatti i consulenti non hanno concluso i lavori e c’e’ stato un aggiornamento al 30 agosto per il deposito della perizia mentre l’udienza e’ stata aggiornata al 19 settembre. L’attivita’ delegata dalla magistratura aquilana ai due consulenti e’ piuttosto complessa, in quanto i tecnici dovranno esaminare struttura e documenti dell’edificio parzialmente crollato sul quale pende da parte del sindaco un’ordinanza di demolizione. Le operazioni peritali coinvolgeranno anche il nuovo edificio di via Persichetti, realizzato dai costruttori Armido Frezza e Francesco Laurini, entrambi indagati insieme ai progettisti Diego Scoccia e Pietro Paoloni, al collaudatore Enrico De Cristofaro, al tecnico Luigi Bonifacio e al dirigente comunale Renato Amorosi. Come indagati per il crollo del palazzo, avendolo realizzato nel 1963, compaiono anche i costruttori ma solo ai fini della responsabilita’ civile degli eredi essendo morti da diversi anni. Quanto alla perizia e’ importante anche per i proprietari del palazzo. Infatti a mano a mano che si procede nel prelievo ed esame del materiale si provedera’ alla demolizione del fabbricato, cosa che agevolera’ la ricostruzione. Nel crollo sono decedute nove persone tra cui le due giovani figlie e la moglie dell’avvocato Maurizio Cora, Giulia Carnevale il cui padre, per ricordarla, ha realizzato il Campus a Pizzoli, e il dentista Dante Vecchioni.
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