NAZIONALE – Gli italiani nel periodo pasquale hanno speso 3 miliardi di euro in prodotti alimentari e bevande: e di questi un terzo, ossia un miliardo, restato in tavola, dispense e frigorifero, e’ da recuperare. E’ la stima della Coldiretti, secondo cui “e’ possibile salvare dal bidone circa un miliardo di euro di spesa con la preparazione di polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia che sono un’ottima soluzione per usare gli avanzi secondo le preziose ricette tramandate nel tempo in campagna”. Per il periodo pasquale, dunque, “tutte le case sono piene di dolci avanzati, pane indurito, agnello non consumato, uova in prossimita’ di scadenza, salumi, formaggi vari, pezzetti di cioccolato che – dice la Coldiretti – si possono recuperare con gusto”. Recuperare il cibo e’, conclude la nota, “una scelta di sobrieta’ che fa bene all’economia e all’ambiente”.

Decisione opportuna che però non collima con l’aumento di peso fino a un paio di chili che sembra essere l’amara sorpresa dell’uovo di Pasqua per quanti non hanno resistito alle tentazioni della tavola. E’ quanto stima ancora la Coldiretti, sulla base delle calorie consumate, nel sottolineare che sulle tavole degli italiani in una settimana sono stati serviti 30 milioni di chili tra colombe e altri dolci pasquali, 15 milioni di chili di carne di agnello, 13 milioni di chili di salumi, 11 milioni di chili di uova di cioccolato ma anche 400 milioni di uova ruspanti da mangiare sode o per preparare lasagne, pastiera e altre torte pasqualine fatte in casa, con un consumo sopra la media anche di vini, spumanti e altri alcolici.

A far saltare i calcoli e’ stato – sottolinea la Coldiretti – il consumo di cibi particolarmente “energetici” come l’uovo di cioccolata con oltre 500 kcalorie all’etto (maggiore se al latte), l’agnello che si avvicina alle 300 kcalorie per cento grammi per non parlare del casatiello napoletano che conta circa 400 kcalorie ogni 100 grammi mentre per una fettina (100 grammi) di pizza ripiena con verdure sono circa 300 kcalorie.

E ancora la colomba ha 390 kcalorie ogni 100 grammi e. la Pastiera ha 380 calorie ogni 100 grammi. Un sovraccarico di energia che e’ stato spesso accompagnato da una maggiore sedentarieta’ con le lunghe chiacchierate a tavola con parenti e amici che – precisa la Coldiretti – hanno ridotto il lavoro muscolare e favorito l’accumulo di peso. Un ambiente conviviale che stimola anche qualche bevuta di troppo con un consumo superiore di superalcolici a elevato contenuto energetico.

La vicinanza della Pasqua con l’estate – sottolinea la Coldiretti – rende ancora piu’ preoccupante la prova costume di quasi quattro italiani su dieci (35 per cento) che risultano sovrappeso o addirittura obesi (10 per cento). La fine delle feste, il rientro e la ripresa della vita “normale” e’ per molti l’occasione per chiudere con i “bagordi” alimentari e mettersi in regola anche con l’aiuto dei prodotti di stagione che grazie alla Pasqua “alta” nei banchi dei negozi e nei mercati degli agricoltori di campagna amica si trova in grande quantita’ e varieta’. Dalle fave ai piselli, dai carciofi a tutte le insalate a pieno campo, dalle lattughe alle scarole fino alle indivie, ma anche cavolfiori, broccoli, asparagi, finocchi e sopratutto le gettonatissime fragole. Una opportunita’ unica per i consumatori che – continua la Coldiretti – possono scegliere di acquistare produzioni nazionali fresche, genuine ed essenziali per una dieta ricca di vitamine che aiuti a depurare l’organismo e a ripresentarsi in forma sulla spiaggia.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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