L’AQUILA – L’Asm ha un nuovo direttore generale. E’ l’ingegner Leopoldo D’Amico, che andrà a prendere il posto lasciato vacante più di due anni fa dal dimissionario Fausto Fracassi. A renderlo noto è stato stamane il presidente dell’Asm Luigi Fabiani, a margine della conferenza stampa convocata da commercialisti e tributaristi per evidenziare alcuni problemi relativi al pagamento delle tasse e degli altri adempimenti fiscali. “L’ingegner D’Amico prenderà servizio fra qualche giorno” ha detto Fabiani. “Questo consentirà finalmente all’Asm di riorganizzarsi. Il buco creatosi in questi due anni ha comportato, da parte del presidente, di doversi occupare anche delle quotidianità del servizio e, da parte dell’azienda, l’impossibilità di far fronte a una serie di adempimenti tecnici”.
Fabiani è tornato a parlare anche di macerie: “Ormai è evidente che il problema è stato affrontato male. Fino a che la normativa di riferimento è stata la legge 77 e l’ordinanza 3797 ci si è mossi abbastanza tranquillamente. Poi sono cominciati ad innescarsi una serie di meccanismi particolari. La cava Teges è piena anche perché l’ Asm ancora non ha potuto acquistare il trituratore/ vagliatore che serve a trasformare le macerie in materiale da riutilizzare. I vigili del fuoco, poi, hanno pochi camion. Inoltre la pressione legittima che molti privati stanno facendo per entrare in questa filiera va regolata e normata con attenzione”.
Fabiani ha ribadito che “se si attivassero altre linee di raccolta e riciclo potremmo assorbire anche il personale delle municipalizzate in difficoltà come il Centro turistico del Gran Sasso, un impegno che abbiamo sottoscritto tempo fa con i sindacati. Resto del parere che bisognerebbe ritornare alla legge 77 e alla prima ordinanza. Ancora siamo senza soggetto attuatore, credo che si stia facendo una ricerca che vada al di sopra delle vere necessità. Il problema delle macerie deve essere gestito dai sindaci”.