L’AQUILA – C’è ancora molta confusione sulle tasse e gli altri adempimenti fiscali che contribuenti e imprese del Cratere dovranno tornare a pagare nei prossimi mesi. Le associazioni dei commercialisti, dei tributaristi e dei consulenti del lavoro, in una conferenza stampa tenutasi stamane all’Aquila, hanno presentato una lista molto lunga di problemi e criticità rispetto alle quali hanno invocato degli interventi immediati da parte degli organi competenti (in primis il Governo).
In particolare, secondo i tributaristi, è necessaria una proroga degli adempimenti fiscali relativi al 2010, visto che, ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi, la proroga esiste solo per gli adempimenti riferiti ai redditi del 2008 e del 2009 e “paradossalmente” dicono “è rimasta invariata la scadenza a Giugno 2011 per gli acconti e a Settembre 2011 per gli invii dell’anno passato. E’ impensabile e tecnicamente non corretto predisporre in anticipo gli adempimenti relativi al 2010 rispetto a quelli del 2008 e 2009, tenuto conto della continuità degli adempimenti stessi”.
Altri temi sui quali è urgente far chiarezza sono: la rateizzazione della restituzione delle imposte sospese (predisponendo un modello di comunicazione al pari di quanto elaborato dall’Agenzia nel 2009 per la rateizzazione dell’Umbria/Marche e del Molise); le domande di indennizzo S.U.A.P. previste dall’ordinanza 3789 (“migliaia di pratiche e di imprenditori ancora non ricevono un euro di indennizzo”) e, ultimo ma non meno importante, la zona franca urbana. In merito a quest’ultima, come è scritto nel documento diramato nella conferenza stampa, “è il caso di accennare al problema dei pagamenti d’imposta da effettuare per i periodi per cui opererà l’esenzione prevista dalla bozza di provvedimento inviata alla Commissione Europea. In pratica pagheremo imposte che invece dovrebbero non essere dovute grazie alla zfu”