L’AQUILA – “Nonostante il pronunciamento del Tar che ha aperto il dibattito sui poteri commissariali – e in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, ho ritenuto comunque opportuno proseguire questi incontri con la Baraldi in Commissione, affinché tutti i Consiglieri vengano a conoscenza di quanto viene fatto, con la possibilità di esporre eventuali criticità, come è avvenuto anche stamattina.
Un sistema che abbiamo inaugurato da diversi mesi e che finora ha portato ad ottimi risultati”. Lo ha precisato la Presidente della Quinta Commissione (Affari Sociali e Tutela della Salute) del Consiglio regionale Nicoletta Verì, al termine dell’audizione del sub commissario alla sanità Giovanna Baraldi.
“Abbiamo fiducia – ha continuato la Verì – che su questa vicenda sarà fatta chiarezza al più presto, ma tutto quello che è stato fatto in questo anno e mezzo di lavoro dal commissario Chiodi e dalla Baraldi, è stato portato avanti nell’esclusivo interesse dei cittadini abruzzesi, non certo per far loro un danno”.
Dal canto suo la Baraldi si è detta “convinta che l’opera di riorganizzazione avviata dal commissario Chiodi porterà evidenti benefici alla qualità dell’assistenza offerta all’utenza, anche se forse i risultati in alcuni casi non saranno immediatamente visibili”.
Dal punto di vista dei provvedimenti in itinere, la Baraldi ha annunciato che dal primo luglio prossimo sarà avviato un monitoraggio sulla spesa farmaceutica e sulle prescrizioni di ogni singolo medico di base. Questo per tentare di comprendere le ragioni degli scostamenti, rispetto alle indicazioni generali, che sono emersi negli ultimi mesi e che hanno portato ad un aumento di 13 milioni della spesa farmaceutica in Abruzzo, unico dato in controtendenza rispetto agli altri costi che, nel 2010, hanno registrato sensibili riduzioni.
Il sub commissario ha rimarcato l’importanza di questa operazione, che sarà accompagnata dall’apertura di un tavolo tra medici di famiglia e medici ospedalieri per la definizione e l’applicazione di alcuni protocolli terapeutici, relativi ad esempio all’asma nei bambini e all’ipertensione e al diabete negli adulti. Un metodo condiviso che permetterà di sperimentare operativamente i nuovi percorsi, superando la fase teorica e verificandone la reale applicabilità.
