L’AQUILA – Il 27 maggio prossimo, alle ore 17,00, presso l’Auditorium Carispaq “E. Sericchi” di Strinella 88, si terrà una conferenza dal titolo “San Giuliano e la sua montagna” seguita, il mattino successivo, da una ‘passeggiata archeologica’ sulla montagna di San Giuliano.
L’incontro vuole essere un invito al pubblico a ripercorrere insieme ai relatori le vicende storiche e artistiche del convento di San Giuliano e ad approfondire il contesto archeologico e speleologico dell’area, territorio di Santanza, uno dei castelli fondatori della città aquilana. Si ricostruirà la storia dell’Osservanza, movimento di riforma interno al francescanesimo, giunto in Abruzzo, dalla vicina Umbria, all’inizio del XV secolo; il convento, risalente al 1415, fu la prima fondazione osservante nella provincia minoritica abruzzese. Altri interessanti temi dell’incontro riguarderanno la ricostruzione della possibile evoluzione architettonica del complesso in quasi sei secoli di storia e le ricerche archeologiche condotte sulle tracce dell’acquedotto che, partendo da Santanza, garantiva l’approvvigionamento idrico della città; di altrettanto interesse sarà il profilo speleologico della montagna delineato dai soci del “Gruppo grotte e forre ‘Francesco De Marchi'” del CAI L’Aquila. Alla conferenza prenderanno parte anche i giovani giornalisti della redazione de “L’Impronta – L’Aquila”, periodico attivo da molti mesi nel sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del recupero del convento di San Giuliano. Lo scopo dell’incontro è infatti quello di rinnovare e approfondire la conoscenza di un complesso architettonico che rappresenta un fondamentale polo culturale nel panorama cittadino; è opportuno ricordare che il convento ha ospitato studiosi come padre Gabriele Marini, padre Giacinto Marinangeli, padre Graziano Basciani e padre Ignazio Cialente insieme ai quali è giusto menzionare il prof. Gaetano Messineo, docente di archeologia classica, affezionato a questo luogo e molto operativo nel valorizzarne le potenzialità. L’area di San Giuliano può e deve essere, considerata la sua vicinanza alla città, un grande parco urbano, naturalistico e culturale, che offra ai cittadini aquilani e ai turisti il piacere delle camminate lungo un’ampia scelta di sentieri e la possibilità di una fruizione consapevole delle emergenze architettoniche ed archeologiche della zona; “Fuori porta la montagna” recita il titolo di una pubblicazione del CAI di alcuni anni fa sottolineando la singolarità di San Giuliano, ambiente montano ma, allo stesso tempo, ambiente urbano, parte integrante della città capoluogo.
Proprio questo sarà il senso della passeggiata “Sentieri e archeologia” che si terrà il giorno successivo alla conferenza.
Invitiamo a partecipare numerosi.
Mauro Rosati
(Archeoclub d’Italia – Sezione L’Aquila)
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