L’AQUILA – “La sanita’, quella della nostra Regione, oggetto di un pesante piano di rientro, causa dell’aumento della tassazione sui cittadini e sull’economia regionale, con un pesante deficit che ha determinato un bilancio regionale ingessato e senza risorse per il sociale e per lo sviluppo, rappresenta la prima emergenza socio-economica per l’Abruzzo”.

Lo dice la Cisl Abruzzo in una nota.Chi decide – si chiede il sindacato – sul presente e sul futuro della sanita’ in Abruzzo? E’ una domanda a cui la Regione, il Governo nazionale ed il Commissario debbono rispondere con celerita’, per evitare che la riforma resti in mezzo al guado, determinando una situazione di blocco che sarebbe sicuramente e nuovamente pagato dai cittadini, dai lavoratori e dai pensionati abruzzesi.

Nessuno pensi a riaprire una discussione infinita, per far trascorrere tempo prezioso e ritrovarci nuovamente di fronte a nuovi deficit da ripianare”. Per la Cisl Abruzzo “tutto cio’ sarebbe inaccettabile. I limiti legislativi e normativi tra le competenze del Consiglio regionale e i poteri del Commissario ad acta, vanno celermente chiariti ed avviati tutti gli adempimenti necessari”.

Per il sindacato, in definitiva, “la sanita’ in Abruzzo va riformata e risanata. Una Regione come l’Abruzzo con 35 ospedali, alti livelli di ospedalizzazione e di inapropriatezza ed una sanita’ territoriale inesistente, non ha alternative ad una azione profondamente riformatrice. Non possiamo avere nostalgia del passato ma dobbiamo avere il coraggio di costruire il futuro della sanita’ in Abruzzo, imitando le Regioni che si sono riorganizzate e hanno garantito ai propri cittadini una qualita’ del servizio e un’organizzazione efficiente, favorendo la presenza sul territorio, potenziando le cure domiciliari e con ospedali ad alta specializzazione e tecnologia innovativa.

Quello che manca in Abruzzo, e lo diciamo anche al Commissario Chiodi, e’ il coraggio del confronto, del dibattito e del coinvolgimento. La CISL – prosegue la nota sindacale – non ha timore di condividere scelte difficili, se hanno come obiettivo finale quello del bene comune. Per questo e’ necessario riaprire il tavolo sulla sanita’, per rappresentare i punti di difficolta’ che vengono rilevati ed informare i lavoratori e i pensionati su cio’ che si sta facendo e s’intende fare in tempi certi, per riformare la sanita’ nella nostra Regione. Non abbiamo condiviso e non condividiamo una politica che guardi solo al risanamento contabile, incapace di offrire ai cittadini un’alternativa credibile al ricovero ospedaliero.

L’ ampliamento dell’offerta dei servizi sul territorio procede lentamente e la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari non decolla. Vogliamo essere ‘attori coscienti’ del cambiamento. Questo puo’ avvenire solo con un confronto trasparente, perche’ la sanita’ necessita di un salto culturale”, afferma infine la Cisl Sbruzzo.

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10