L’AQUILA – “La proroga dei termini per le case ‘E’ è possibile”. Lo ha detto il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, intervenendo a margine di un evento all’Aquila sulla questione posta dagli ordini professionali di posticipare il termine di scadenza per le richieste di contributo degli edifici totalmente inagibili, fissata al 30 giugno prossimo.
Due, però, le condizioni poste da Chiodi: “Innanzitutto tempi brevi nella lavorazione delle pratiche da parte di Fintecna, Cineas e Reluis, stiamo limando le ultime questioni per affinare un meccanismo che permetta di non superare un certo tempo, dopo il quale comunque l’istruttoria verrà chiusa in maniera drastica”. Poi, seconda condizione, “l’istituzione di un rapporto trasparente tra gli ordini professionali e la pubblica amministrazione attraverso il censimento di tutte le pratiche che hanno in carico”. “Una volta individuato il tempo di proroga necessario – ha concluso Chiodi – stabiliremo anche la possibilità di decurtazioni dei compensi nel caso in cui i tempi non dovessero essere rispettati. Questo perché non mi sembra giusto che siano i cittadini a doverne rispondere”. In riferimento al difficile rapporto con gli ordini professionali nel recupero delle case private, Chiodi ha sottolineato che l’appalto per la ristrutturazione della prima palazzina di proprietà dell’Ater dell’Aquila, quindi pubblica, é stato assegnato con un ribasso del 32%, “per gli ordini non bastano i fondi”
Il parere dell’ Ordine degli ingegneri
Il consiglio dell’Ordine degli ingegneri, preso atto che per gli edifici classificati con esito di agibilita’ “E” secondo l’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri n. 3790/09, tramite la quale la scadenza per la presentazione delle domande di accesso agli indennizzi e’ fissata al 30 giugno 2011, ha posto in essere tutte le iniziative per migliorare e snellire le norme e le procedure relative, invitando i propri iscritti ad attivarsi affinche’ compilino entro tale giorno le pratiche che hanno i caratteri per essere ricondotte all’Ordinanza n. 3779/09.
“L’invito ad attivarsi – in base a quanto riferisce il Consiglio degli ingegneri – e’ teso a favorire gli aventi diritto, anche se alcuni decreti del Commissario delegato per la ricostruzione delineano un quadro procedurale e normativo complesso e non chiarito definitivamente”.
Nei i casi di edifici “E” per cui si sia impossibilitati a presentare il progetto entro il 30 giugno 2011: “Si consiglia – continuano dall’Ordine degli ingegneri – di dare supporto ai committenti, affinche’ vengano comunque presentate le domande ai rispettivi Comuni.
In riferimento poi alla definizione dei termini per la stesura del progetto si invitano gli ingegneri a voler pattuire, mediante convenzione con i committenti, il termine entro il quale lo stesso sara’ consegnato”. Lo schema di convenzione e’ allegato al Protocollo di intesa stipulato tra l’Ordine e il Dipartimento di Protezione Civile nel luglio 2009, il quale, peraltro, e’ in fase di revisione per stabilire i compensi professionali inerenti le pratiche “E” per il contenuto tecnico-professionale.
“Si confida inoltre – concludono dall’Ordine degli ingegneri – che il termine del 30 giugno 2011, gia’ considerato dallo stesso Commissario delegato per la ricostruzione come ‘sollecitatorio e non risolutivo’, venga al piu’ presto rivisto con la definizione della nuova scadenza”.