L’AQUILA – Traffico in tilt, disagi alla circolazione e momenti di tensione all’Aquila per il corteo di circa 150 persone giunto nel capoluogo per la manifestazione della sinistra antagonista contro il regime carcerario duro del 41bis.

Guardato a vista da un imponente schieramento di forze dell’ordine, il corteo e’ partito intorno alle 11 dalla Fontana Luminosa e, passando lungo via della Croce Rossa, ha raggiunto piazza d’Armi, dove gli autobus hanno portato i manifestanti nella frazione di Preturo, in cui si trova il super-carcere delle ‘Costarelle’ dove e’ detenuta, proprio in regime di 41bis, la brigatista Nadia Desdemona Lioce, insieme a un centinaio di boss di mafia, Camorra, ‘Ndrangheta e Sacra Corona Unita.

In realta’ il corteo aveva organizzato il passaggio nel centro storico della citta’ ancora puntellata per i gravi danni riportati dal sisma del 6 aprile di due anni fa. Il gruppo di manifestanti su invito delle stesse forze dell’ordine ha deciso di fare un percorso alternativo. Durante il corteo alcuni esercizi commerciali hanno scelto di chiudere momentaneamente, altri sono rimasti aperti, comunque non ci sono stati incidenti. Qualche disagio per un blocco stradale in viale Corrado IV.

Al corteo erano presenti anche gruppi che fanno riferimento all’ala piu’ radicale del movimento, in particolare provenienti dai centri sociali di Bologna, Padova, Milano, Roma e Napoli. Qualche momento di tensione si e’ verificato nel primo pomeriggio all’esterno del carcere delle Costarelle all’arrivo dei manifestanti di sinistra antagonista che hanno tentato di avvicinarsi alla rete protettiva.

Le forze dell’ordine li hanno pero’ bloccati a diverse centinaia di metri dalla struttura penitenziaria. Anche in questo caso, come nell’analoga manifestazione del giugno del 2007, i manifestanti hanno intonato cori contro le forze dell’ordine, contro il regime duro del 41bis definito da loro come “forma di tortura” e “10, 100, 1000 Nassiriya”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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