L’AQUILA – “I cittadini Italiani non credono piu’ a Berlusconi ,cosi’ come gli abruzzesi, sono sfiduciati, nei confronti del presidente commissario Chiodi soprattutto in materia di sanita’“. Questa la dichiarazione congiunta del vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico e il segretario regionale del Partito Democratico Silvio Paolucci al termine della riunione tra il gruppo consiliare e la segreteria regionale sui temi della sanita’.
“Non e’ vero – proseguono – che il risanamento e’ avviato in quanto la mobilita’ passiva penalizza pesantemente i bilanci ne deriva che i conti non sono in ordine come sostiene il Governatore. Il fatto poi che sono sempre piu’ numerosi i cittadini abruzzesi che preferiscono andare a curarsi fuori regione anche per patologie non di elevata complessita’ e’ un segnale preoccupante sulla percezione della qualita’ dei servizi erogati. Dopo tutto che la qualita’ dei servizi stia peggiorando in modo preoccupante non lo dicono solo i cittadini abruzzesi : e’ di questi giorni, maggio 2011, la sonora bocciatura della regione Abruzzo insieme ad altre 5 nella applicazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza )dove per la regione Abruzzo si lamentano inefficienza e disapplicazioni superiori al tollerabile nell’ assistenza farmaceutica assistenza agli anziani e hospice (che vengono inaugurati e mai aperti come quello di Pescara)”.
“A questo punto non si ha scelta , Chiodi non ha scelta – dicono D’Amico e Paolucci – venga in Consiglio regionale con delle proposte per un necessario adeguamento del piano sanitario regionale . Il partito democratico si candita al governo della regione con un programma che contiene proposte su tutti i temi importanti, prioritari per l’Abruzzo, lavoro, rifiuti, terremoto e sanita’. Il nostro documento sulla sanita’ contiene le proposte per il superamento delle criticita’ della sanita’ abruzzese :azzerare le liste d’attesa,azzerare il debito porre le premesse affinche’ la sanita’ diventi un fattore trainante delle sviluppo economico”.
“Vincere la sfida federalista riuscendo ad offrire servizi in linea con le migliori pratiche e ai costi standard previsti. Su questo documento apriremo un confronto con gli utenti con le comunita’ con gli amministratori con gli operatori e con le forze sociali ed economiche per cercare la condivisione e gli arricchimenti necessari”.
“Il PD – concludono – ritiene indispensabile ripristinare un percorso di partecipazione e condivisione ed apprestarsi a costruire un programma di governo per candidarsi in alternativa alla destra. Per questo il gruppo regionale il gruppo di lavoro e la segreteria istituiscono sul territorio forum provinciali. E regionali. Per consentire quella partecipazione negata dal governo regionale e scrivere dal basso un ipotesi di riforma vera”.
REGIONE ABRUZZO: CHIAVAROLI (PDL) REPLICA A PAOLUCCI (PD)
“Meno male che Silvio (Paolucci) c’e’!” Questo il commento del portavoce del gruppo PDL in Regione Abruzzo Riccardo Chiavaroli all’ennesimo attacco del PD al governo Chiodi.
“Il segretario regionale del PD Silvio (Paolucci) – dice Riccardo Chiavaroli – ogni volta che muove critiche astruse al governo Chiodi e alla maggioranza, come quelle odierne su commissari e sanita’, ci aiuta a ricordare che a due anni dal nostro insediamento possiamo annettere al nostro merito riforme serie e strutturali che non si erano mai viste prima in Abruzzo”.
“Il PD, come e’ in parte legittimo che sia, tratteggia quadri foschi della situazione regionale – prosegue il protavoce del gruppo PDL – ma e’ costretto a farlo per slogan, perche’ la realta’ dei fatti e’ che – pur nel difficilissimo contesto internazionale e in quello post-terremoto – il governo regionale ha tracciato e svilupato un percorso di rilancio che – passando anche per i commissariamenti degli enti, ma soprattutto per il risanamento di quel buco nero che’ e’ stato il sistema sanitario regionale – sta portando l’Abruzzo fuori dalle secche di una crisi sociale e politica, prima ancora che economica, che la sinistra negli anni ha prima causato e poi fatto finta di non vedere e quindi non vuole affrontare”.
“E’ per questo – conclude Riccardo Chiavaroli – che al PD continuiamo a suggerire di lasciar stare la propaganda del ‘tutto va male’ e di confrontarsi con noi invece sui fatti: questo e’ cio’ che importa agli abruzzesi, che dall’intera classe politica si attendono quelle doverose risposte che noi riteniamo di aver cominciato positivamente a fornire”.