L’AQUILA – Con la firma dei relativi decreti da parte del presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Gianni Chiodi, entra nel vivo la riforma di riordino delle Comunita’ montane, votata dal Consiglio regionale nel giugno del 2010, che ha sancito la nascita e la rideterminazione territoriale di quattro Comunita’ montane: ”Montagna Sangro Vastese”, ”Montagna Pescarese”, ”Montagna di L’Aquila” e ”Montagna Marsicana”.
I decreti di successione sono stati formulati sulla scorta delle attivita’ dei Commissari nominati nell’agosto scorso. ”La firma dei decreti rappresenta una tappa importante nel processo di riordino delle Comunita’ montane che persegue l’obiettivo di ridurre la spesa per il loro funzionamento in ragione anche del taglio dei trasferimenti statali” ha spiegato Enrico Mazzarelli, portavoce del Presidente. Ma un altro importante obiettivo della riforma e’ rendere le Comunita’ montane ”enti con una struttura organizzativa finanziariamente sostenibile, con il compito di rideterminare la dotazione organica in funzione dei servizi che esse andranno a svolgere”.
In questi mesi il lavoro svolto dai Commissari e’ stato complesso ed ha comportato la ricognizione di tutti i rapporti giuridici facenti capo alle Comunita’ montane soppresse, con il trasferimento di detti rapporti ai nuovi enti che dunque subentreranno nella titolarita’.
Sul fronte dei livelli occupazionali, alle Comunita’ montane e’ stato provvisoriamente assegnato il personale, ma e’ stata anche avviata la complessa problematica legata alla ricollocazione dello stesso, che secondo la legge di riforma ha diritto alla salvaguardia del posto di lavoro, con la nascita di un tavolo partenariale che sia in grado di studiare tutte le soluzioni possibili. In questo ambito, i decreti presidenziali appena firmati dispongono il trasferimento di dipendenti da una Comunita’ montana a determinati Comuni, in accoglimento delle istanze presentate dai dipendenti stessi.
Taglio delle comunità montane: dal 1° luglio saranno ridotte da 11 a 4
Chiodi ha firmato i decreti della riforma
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