L’AQUILA – “Entro la settimana prossima il Consiglio Regionale dovrà riunirsi per decidere se revocare o meno il Presidente dell’Assemblea Nazario Pagano“.
Lo annuncia Cesare D’Alessandro, consigliere regionale Idv. Che spiega che “E’ la seconda volta in oltre quarant’anni di vita regionale. La mozione di sfiducia è stata sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione, perché in sostanza Pagano non svolge quel ruolo di garanzia affidatagli dallo statuto, dal regolamento e dal buon senso.
Consente alla maggioranza di violare sistematicamente le regole ed è inflessibile nell’applicarle con i consiglieri di minoranza”. “Stufi di questo comportamento”, continua l’esponente dipietrista “nel Consiglio di martedì scorso tutta l’opposizione ha abbandonato i lavori dell’Aula e subito dopo ha deciso di sfiduciare Pagano, reo di aver permesso ad una legge fantasma, quella sui consorzi industriali, di approdare in Aula fuori dai tempi regolamentari senza consentire ai consiglieri di minoranza neppure una rapida lettura. Pagano si è superato quando, pur di affermare le sue ragioni, ha spostato di un’ora le lancette dell’orologio e come un novello Giosué ha condotto i suoi alla vittoria.
Ma è una vittoria di Pirro perché la legge così come è stata confezionata porterà solo ulteriori problemi agli abruzzesi”. “Ma se di fronte alla gravità del momento economico, politico e sociale che stiamo vivendo siamo costretti ad occuparci delle stramberie di Pagano, vuol dire che la misura è colma! Se certe cose accadono la causa principale è nella incapacità di Chiodi a governare i processi di cambiamento per il rilancio della nostra asfittica economia.
Pagano più che un comprimario è una vittima delle circostanze: ha la sfortuna di presiedere il massimo organo legislativo regionale con un governatore e una giunta che non hanno tanta dimestichezza con le leggi, anzi qualcuno di loro è così allergico alle regole che non sfigurerebbe tra i personaggi della Filibusta”.