L’AQUILA – In seguito ai lavori effettuati per la riparazione dei danni causati dal terremoto del 6 aprile 2009, hanno riaperto oggi il ristorante e il bar della casa albergo ex Onpi dell’Aquila.
All’iniziativa, preceduta da un convegno sui Servizi pubblici locali dopo il referendum dello scorso giugno, sono interventi, tra gli altri, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, il Capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, e il presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituzione centro servizi anziani – che gestisce, fra le altre cose, la casa albergo Ex Onpi – Venanzio Gizzi.
Presenti anche i vertici del Provveditorato interregionale delle Opere pubbliche, soggetto attuatore dei lavori per la riparazione dello stabile.
Subito dopo l’inaugurazione, il Sindaco Cialente ha sottolineato come saranno accelerati gli interventi per restituire la piena funzionalità a tutto il complesso della casa albergo – che peraltro, in prospettiva, avrà un numero di posti letto ampliati rispetto a quelli prima del sisma -, in modo tale da restituire la piena funzionalità all’ex Onpi.
La struttura, come detto, è gestita dall’Istituzione Centro Servizi per Anziani “Cardinale Corradino Bafile“, che, nel complesso, è l’organismo di gestione del Comune dell’Aquila preposto all’organizzazione e alla realizzazione dei servizi sociali e socio-sanitari in favore di persone anziane ultra65enni.
Questo lo schema delle attività condotte dal C.S.A.
SERVIZI GENERALI
Segretariato Sociale;
Servizio Sociale Professionale;
Servizio Psicologico;
Pronto Intervento Sociale;
SERVIZI DOMICILIARI
ADI (Assistenza Domiciliare Integrata socio-sanitaria);
SAD (Servizio Assistenza Domiciliare socio-assistenziale);
Telesoccorso/Teleassistenza;
Assegno di cura;
SERVIZI INTERMEDI
Centro Diurno, in fase di riattivazione;
Soggiorni climatici di vacanza e cura;
Centri di Socializzazione;
Trasporto;
SERVIZI RESIDENZIALI
Ristorante e Bar in favore dell’utenza anziana esterna;
Residenza Assistenziale Anziani (RAA) ex ONPI, in fase di ripristino;
Nucleo Alzheimer, in corso di realizzazione;
Spazi destinati a Social Housing, in fase di adeguamento;
Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), in corso di esecuzione ad opera della ASL;
Integrazione rette per l’ospitalità in strutture residenziali.
A seguito del sisma di due anni fa, il complesso immobiliare Ex ONPI, sede dell’Istituzione CSA e che ospitava la Residenza Assistenziale per Anziani, autorizzata e accreditata per 40 posti letto per anziani non autosufficienti ed autorizzata per ulteriori 40 posti per persone ultra65enni autosufficienti, nonché per 28 posti destinati ad utenza occasionale, è risultato fortemente danneggiato.
La struttura è stata pertanto prontamente evacuata e gli ospiti trasferiti in altra Residenza, tempestivamente individuata e nei confronti della quale si è provveduto a richiedere l’attivazione della convenzione per l’accoglienza delle persone sfollate con oneri a totale carico della Protezione Civile Regionale. Tutti gli ulteriori servizi di competenza sono stati assicurati dall’Istituzione, in quanto erogabili, senza soluzione di continuità e anche subito dopo il sisma.
In seguito a una richiesta formulata al fine di intervenire gradualmente sulla struttura, al fabbricato in questione sono stati assegnati 12 diversi esiti di agibilità, riferiti alle distinte porzioni in cui la Casa albergo ex Onpi è risultata suddivisibile, e precisamente n. 4 di livello “A”, n. 7 tipo “B” e n. 1 con esito “C”.
Allo scopo di consentire la realizzazione delle opere di ripristino dell’intero complesso, e per permettere la tempestiva riattivazione dei servizi residenziali di competenza, a conclusione di un articolato iter burocratico-amministrativo, il 9 gennaio 2010 è stata sottoscritta tra il Comune dell’Aquila, proprietario dell’immobile, e il Provveditorato Interregionale per le Opere pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, soggetto attuatore degli interventi, un atto d’intesa finalizzato al ripristino della Struttura residenziale per anziani, utilizzando le risorse stanziate con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 2009, con conseguente avvio delle relative opere di riparazione.
Il cronoprogramma degli interventi prevedeva in primis la riattivazione dei servizi di ristorante e bar in favore dell’utenza esterna, per poi proseguire con la graduale riapertura degli 80 posti della Residenza e con la successiva riattivazione degli altri 28 posti, destinati all’utenza occasionale.
Nel frattempo, il 15 ottobre 2010, si è proceduto a sottoscrivere un ulteriore atto d’intesa tra Dipartimento per le Politiche della Famiglia, Regione Abruzzo, Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche e il Comune dell’Aquila, per la realizzazione degli interventi finalizzati al recupero ed all’adeguamento delle restanti porzioni dell’immobile, in massima parte non utilizzate alla data del sisma, impiegando le risorse previste dal decreto legge n. 39/09 (Fondo per le Politiche della Famiglia), per l’importo complessivo di oltre 3 milioni di euro.
Nello specifico, è stato programmato l’incremento dei posti letto della Residenza, dagli 80 prima del sisma ai 120 previsti. In aggiunta, sarà realizzato un Nucleo Alzheimer per ulteriori 12 posti, nell’ambito della RSA che potrà contare su ulteriori 60 posti. La RSA è in corso di realizzazione ad opera dell’ASL dell’Aquila, in una specifica parte dell’edificio appositamente concessale in comodato, onde consentire il recupero di uno specifico finanziamento di circa due milioni di euro. Ampi spazi al piano, affittati all’Università degli Studi dell’Aquila prima del terremoto, saranno adeguati per finalità di Social Housing.
Il progetto relativo al ripristino della intera struttura residenziale ex ONPI, redatto ad opera dei professionisti incaricati dal Provveditorato interregionale anche in ottemperanza alle vigenti prescrizioni contenute nei Manuali di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie ex L.R. n. 32/2007, è stato sottoposto con esito positivo al vaglio delle competenti autorità. Lo scorso mese di maggio lo stesso Provveditorato interregionale ha provveduto a pubblicare il bando per l’affidamento di tutti questi interventi di recupero ed ampliamento in menzione. Come primo elemento, è previsto il ripristino dello status quo ante della Residenza Assistenziale, per poi proseguire con i lavori di ampliamento, per l’importo complessivo di circa 10 milioni di euro, ai quali si andranno ad aggiungere gli oltre 2 milioni di euro previsti per la realizzazione della RSA ad opera dell’ASL.
Oggi, stante la recente conclusione dei relativi lavori di ripristino, è prevista l’inaugurazione del ristorante e del bar della Residenza, in vista della riattivazione dei servizi in questione in favore della cittadinanza, quale primo importante segnale nei confronti della popolazione anziana, fascia di età particolarmente colpita dalle conseguenze degli eventi sismici.
Anche alla luce di tali importanti progetti, che prevedono l’ampliamento della ricettività della Struttura Ex ONPI sino ai circa 240 posti programmati, oltre ad un’ampia diversificazione dei servizi residenziali socio-sanitari erogati, con conseguente, possibile incremento dei livelli occupazionali, l’Istituzione CSA si candida a rappresentare un importante centro di riferimento per le politiche sociali e socio-sanitarie nell’area anziani per l’intero territorio regionale.
CASA-ALBERGO-EX ONPI: PEZZOPANE, SODDISFATTA SERVIZI DIURNI
E’ soddisfatta l’assessore alle politiche Sociali Stefania Pezzopane per la riapertura dei servizi diurni dell’Ex ONPI. “Una vera festa per i tanti anziani che vedono nella struttura un importante punto di riferimento aggregativo- ha commentato- Ma la vera scommessa e’ la riattivazione in tempi brevi di tutti i servizi residenziali: Residenza Assistenziale, Residenza Sanitaria Assistenziale e assistenza per i malati di halzaimer.
Il Provveditorato per le Opere Pubbliche, soggetto attuatore scelto dal governo, dovra’ imprimere un’accelerazione decisiva per l’avvio dei lavori, senza perdere altro tempo. Il primo passaggio dovra’ essere l’aggiudicazione dell’appalto, step decisivo per far scattare i 270 giorni entro i quali l’intera struttura va completata.
Partiti i lavori, poi si potra’ anche riconsegnare un primo lotto entro 60 giorni.
Il Comune continuera’ ad essere vigile e ad incalzare il Provveditorato a non temporeggiare ancora”.