L’AQUILA – “Bisogna smetterla con la retorica della lamentazione , consuetudine in voga nel passato, e far fronte alla nuova realtà regionale. Non ci sono più le economie di una volta, le lobby devono fare un passo indietro”. Sono le dure parole del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi intervenuto a margine della conferenza stampa sulla presentazione dei dati trimestrali Excelsior 2011 su base regionale e provinciale.
Il sistema informativo per l’occupazione e la formazione Excelsior è stato realizzato dal 1997 e ricostruisce il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese. Lo studio ha evidenziato come, nel periodo luglio-settembre, le imprese abruzzesi saranno in grado di offrire 3.300 nuovi posti, tra stagionali e non stagionali, per la maggior parte appannaggio di giovani under 30. “Excelsior” e’ finanziato dal Ministero del Lavoro; dal 1997 annuale, oggi e’ diventato strumento di analisi piu’ puntuale, essendo rapportato al trimestre.
I dati forniti da Unioncamere Abruzzo, col presidente Giustino Di Carlantonio, e da Italia Lavoro, col Presidente Paolo Reboani, hanno confermato il trend positivo dell’occupazione nel territorio regionale.
Gatti:”Pronto ‘Piano Giovani’ con 3mila opportunità occupazionali”
L’assessore Gatti ha annunciato che la Regione sta predisponendo un “Piano giovani” d’importo pari a 12 milioni di euro che prevede 3.000 nuove opportunita’ occupazionali per i giovani abruzzesi. “In Abruzzo – ha fatto notare – tiene anche il dato sulla disoccupazione, pari all’8,8 per cento, contro l’8,6 dell’Italia”. Ha attribuito l’ottimo recupero delle donne a tre interventi specifici portati avanti dalla Regione: autoimprenditorialita’ femminile; incentivi all’assunzione delle donne; conciliazione tempi vita/lavoro: “azioni gia’ realizzate e che continueremo a realizzare”.
L’assessore Gatti ha definito, invece, “stucchevoli quanto inutili” i raffronti tra la situazione del 2008 (prima della crisi) e quella attuale ed ha assicurato che, proprio per rendere la formazione funzionale al lavoro, c’e’ l’impegno a ripartire dalla scuola con progetti innovativi da concertare con la nuova dirigente scolastica regionale, Giovanna Boda. I 3.300 nuovi posti di lavoro saranno cosi’ ripartiti fra le quattro province abruzzesi: 1.200 circa a Chieti, 740 e piu’ a Teramo, 670 rispettivamente all’Aquila e Pescara.
Di Carlantonio (Unioncamere Abruzzo): “Serve maggiore flessibilità”
Le figure piu’ richieste riguardano i settori turismo, servizi alla persona ed agroalimentare (piu’ attinenti al periodo estivo di riferimento). Dall’indagine “Excelsior” emerge altresi’ che le imprese di piccole dimensioni hanno ripreso ad investire nel capitale umano, nella flessibilita’, nella capacita’ propositiva e comunicativa.
Ha preso poi la parola il presidente Unioncamere Abruzzo, Giustino Di Carlantonio che ha fatto presente come le imprese abruzzesi richiedono maggiore flessibilità, a seguito della difficoltà di trovare personale adeguato alle loro possibilità, pertanto bisognerebbe considerare la possibilità di un sistema formativo maggiormente qualificato.
Prosperococco (CRESA):” Abruzzo quinta in Italia per assunzione giovani”
Secondo il presidente del CRESA Francesco Prosperococco – che ha considerato i dati statistici, affermando che su un campione di 60mila imprese in Italia – la regione Abruzzo si colloca alla quinta posizione per l’assunzione di giovani al di sotto dei 30 anni, alla diciassettesima posizione per le assunzioni a tempo indeterminato e solo alle sedicesima posizione per l’assunzione di laureati e disoccupati.
Chiodi: “Con speranza e ottimismo più facile percorso di crescita”
“La volontà delle istituzioni regionali – spiega il Presidente Chiodi – ad investire sull’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani, con un occhio di riguardo all’assunzione femminile lascerà alle generazioni future un debito complessivo più basso rispetto agli anni precedenti. Alimentare la speranza e l’ottimismo chiude – rende più facile il percorso di crescita della società, mentre le continue lamentele portano ad una negatività complessiva difficile da superare.”