L’AQUILA – “Nell’elenco delle opere strategiche deliberate oggi dal Cipe l’Abruzzo e’ del tutto assente. E’ un fatto estremamente grave, che rischia di peggiorare le prospettive economiche e occupazionali della nostra regione”.
Lo afferma il senatore abruzzese del Partito Democratico Giovanni Legnini, intervenendo sul via libera di oggi del Comitato interministeriale per la programmazione economica alle opere strategiche. “Da tre anni denuncio l’esclusione dell’Abruzzo dai grandi investimenti” sottolinea Legnini, “ricevendo accuse di allarmismo dal centrodestra.
Ma gia’ a maggio nell’Allegato Infrastrutture del Def era chiaro che l’Abruzzo era fuori: oggi questa esclusione viene resa attuativa. Come se non bastasse, oggi viene anche ufficializzato lo sblocco solo di una parte dei fondi Fas, del tutto insufficiente rispetto alle giuste attese dell’economia abruzzese”. Anche per questa ragione, spiega il senatore Pd, “l’autoconvocazione delle forze imprenditoriali e sindacali a Roma e’ una decisione pienamente condivisibile.
Noi parlamentari del Partito Democratico diamo immediatamente la nostra disponibilita’ a incontrare in Abruzzo e a Roma le associazioni imprenditoriali e i sindacati, a sostenerne ad ogni livello istituzionale, come abbiamo fatto finora, le battaglie che coincidono con gli interessi generali della nostra regione.
L’Abruzzo ha bisogno di certezze ed anzi avrebbe necessita’ di una attenzione aggiuntiva rispetto ad altre regioni. Continuiamo a ritenere che il combinato disposto della politica delle ‘pacche sulle spalle’ di Chiodi e la debolezza politica sua e del Pdl abruzzese siano le cause principali del fatto che l’Abruzzo e’ ormai il fanalino di coda fra le Regioni italiane negli investimenti pubblici.
Noi, come abbiamo piu’ volte detto, vogliamo contribuire ad invertire questa tendenza, e questo e’ possibile farlo solo mettendo in campo l’intera forza politica della nostra regione nei luoghi decisionali nazionali”.