L’AQUILA – Il presidente degli usi civici di Tempera, Sergio Iovenitti, in una lettera aperta indirizzata al sindaco dell’Aquila, denuncia come nel piano di ricostruzione presentato qualche giorno fa sia prevista la realizzazione, vicino al fiume Vera, di un impianto di recupero dei rifiuti derivanti dalle operazioni di demolizione
Pubblichiamo qui di seguito la lettera aperta scritta da Sergio Iovenitti al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente:
“Signor Sindaco e signori Assessori
con la presentazione del piano di ricostruzione di Tempera del 22 luglio abbiamo avuto modo di constatare
come lo sviluppo del Parco del Vera con tutto il suo nucleo di archeologia industriale, per gli abitanti di questa zona, rappresenti una ricollocazione di vita sia nei rapporti sociali che in quelli di economia locale.
Non a caso per la riserva del Vera sono previsti oltre 8 milioni di euro.
Ciò nonostante siamo venuti a conoscenza che la ditta che attualmente opera in località S.Antimo, intende
realizzare un impianto di recupero rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione contiguo alla “vena principale” del fiume Vera, e utilizzare il materiale ottenuto, che non verrà immesso nel mercato edilizio e delle costruzioni stradali secondo le normative vigenti, per il ripristino ambientale della cava in quantità pari al 70% del materiale totale necessario (circa 600.000 mc).
Il Comitato VIA della regione Abruzzo il 22 luglio 2010 ha dato parere “favorevole all’esclusione della procedura V.I.A. limitatamente alle attività R5 ed R13 finalizzate all’attività R10 (Recupero ambientale
dell’area di cava)“.
Si comprende quindi come l’esecutività della deliberazione di Giunta Comunale n. 245 del 25 luglio 2011,
non ancora pubblicata nell’albo pretorio del Comune, pone involontariamente un impedimento alla salvaguradia di un oasi naturale da salvaguardare e proteggere come accaduto moltissimi anni fa con il motto: “Le Sorgenti non si toccano”.
Allora pensiamo che il primo cittadino e i signori assessori che in passato tanto si sono battuti contro lo scempio del nostro territorio (gli interventi in Consiglio Comunale dei consiglieri Alfredo Moroni, Pierluigi Pezzopane, Roberto Riga, Adriano Durante, Angelo Mancini e Giustino Masciocco per citarne solo alcuni riuscirono a far convocare un Consiglio Straordinario), dovrebbero dare risposte istituzionali e politiche oggi
necessarie.
Signor Sindaco, se occorrono terreni di natura demaniale per permettere alla società di svolgere questa specifica attività questa Amministrazione è disponibile a trovarli insieme al Comune all’interno del proprio territorio ma occorre assolutamente evitare il rischio di danneggiare un habitat naturale tra i più belli del
territorio comunale.
Signor Sindaco, la realizzazione della Riserva del Vera è nel suo programma di mandato come gli espropri
per l’acquisizione delle aree e del complesso quattrocentesco: evitiamo, allora, l’inizio di una fine.
Per questo chiediamo trasparenza sull’operato della Giunta Cialente sulla ipotesi che venga realizzato l’impianto di recupero rifiuti nell’area individuata e invitiamo il Sindaco e gli assessori Pezzopane Pierluigi e Roberto Riga a partecipare ad un’assemblea pubblica, che si terrà a Tempera, per tranquillizzare la popolazione o per far conoscere a questa che l’orologio a Tempera dopo la tragedia del 6 aprile 2009 dovrà
essere rimesso indietro di 35 anni.
Sarebbe interessante poi conoscere i motivi di questa accellerare a transare, da parte della Giunta, valutato che la stessa amministrazione comunale non dovrebbe trarre alcun vantaggio diretto mentre richieste di cittadini per il mutamento di destinazione d’uso di terreni demaniani non riescono ad ottenere
risposte ufficiali nonostante siano trascorsi anni dalla presentazione delle domande.
Per questo abbiamo pensato di porre dieci domande al Sindaco e agli Assessori, nella speranza di avere risposte convincenti sia sul piano istituzionale che giuridico e politico:
1. Il Comune dell’Aquila come intende tutelare il territorio per preservare la riserva del vera;
2. Le acque del vera saranno ancora pure e altamente oligominerali come certificato dall’Università dell’Aquila o non potranno essere più utilizzate nemmeno per l’irrigazione tra 30/40 anni.
3. Con la concessione scaduta la società aveva titolo nel 2010 a formulare la domanda alla regione Abruzzo per il rilascio del parere a realizzare l’impianto di recupero dei rifiuti;
4. Il Comune ritiene, quindi, legittima l’autorizzazione rilasciata dal Comitato Via della regione
Abruzzo per realizzare l’impianto di recupero e riciclo di rifiuti da costruzione e demolizione non
pericolosi;
5. Con la transazione la società potrà iniziare la nuova lavorazione di riciclo rifiuti da costruzione da
subito o occorrerà un ulteriore autorizzazione da parte del consiglio Comunale;
6. Il Comune dell’Aquila ha partecipato alla Conferenza dei Servizi presso la regione Abruzzo ‐ Servizio Gestione Rifiuti – per l’autorizzazione all’attività;
7. Il Sindaco e gli assessori hanno provato ad immaginare quale ripristino ambientale avremmo se la
parte di materiale ottenuto, che non sarà venduto, verrà utilizzato, per circa 600.000 tonnellate, al
ripristinare ambientale;
8. Il Comune dell’Aquila ha confrontato il notevole vantaggio economico (dieci/quindici milioni?) con
il vantaggio sociale ed economico per la collettività aquilana di questa nuova attività;
9. Il Comune dell’Aquila perché non pensa di gestire direttamente tramite la sua società A.S.M. e
l’Amministrazione Separata di Tempera questa remunerativa attività per risanare il bilancio
comunale e alleggerire le tasse ai cittadini aquilani (addizionalecomunale o Tarsu);
10. Il Comune dell’Aquila è a conoscenza che a Tempera esiste una cava dismessa sulla quale potrebbe
essere gestita questa attività direttamente o tramite società pubbliche”.
Il Presidente degli Usi Civici di Tempera
Sergio Iovenitti
Piani di ricostruzione. gli usi civici di tempera: “giù le mani dal fiume vera”
Lettera aperta del presidente Iovenitti
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