L’AQUILA – Importante risultato raggiunto dal Parco Nazionale della Majella che ha partecipato al bando, del valore di un milione di euro, promosso dalla Fondazione TelecomItalia su “I parchi e le aree marine protette: un patrimonio unico per l’Italia” con un progetto dal titolo “L’Eremitismo nella natura selvaggia del Parco Nazionale della Majella” classificandosi al primo posto nella graduatoria finale dei 34 progetti che hanno partecipato alla selezione nazionale, dei quali solo 6 sono stati ammessi al finanziamento.
Il progetto, di importo pari a 575.000 euro, si propone di sviluppare un Piano di Sviluppo Turistico Integrato incentrato su un programma di riscoperta e valorizzazione degli Eremi e dell’ambiente naturale circostante, anche attraverso lo sviluppo di competenze professionali e conoscenze di settore. Gli obiettivi principali: coinvolgere la collettività, creare opportunità di lavoro, organizzare un’offerta di itinerari tematici, impiegare nuove tecnologie.
Nello specifico il progetto prevede:
– Riqualificazione dei luoghi di visita attraverso la caratterizzazione e sottolineatura delle tracce e delle evidenze inerenti il rapporto uomo/natura/luoghi dello spirito, lungo gli oltre 65 km del “sentiero dello Spirito” realizzato dal Parco, ma anche delle altre testimonianze presenti nel territorio del Parco, come il Convento di S. Martino in Valle a Fara S. Martino;
– Innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo di forme di turismo sostenibile;
– Mostra sull’Eremitismo e il suo collegamento con il contesto ambientale e culturale del territorio del Parco. Una sorta di biglietto da visita dell’area protetta, che sarà ospitata nelle città dove in passato erano presenti conventi celestiniani;
– Promozione, comunicazione ed interazione con la popolazione locale, attraverso il coinvolgimento della società civile, del mondo dell’associazionismo, delle comunità ecclesiali e del volontariato, nell’organizzazione di eventi tematici finalizzati a diffondere i valori della conservazione del patrimonio culturale ed ambientale del territorio ma anche della riscoperta del proprio passato;
– Attività formative e di aggiornamento finalizzate alla creazione di “green job”.
Nell’impresa il Parco Nazionale della Majella ha come partner Legambiente Abruzzo e la Fondazione Genti d’Abruzzo, anche se l’elenco dei soggetti istituzionali che a diverso titolo collaboreranno allo sviluppo ed alla buona riuscita del progetto, è nutrito: si va dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per l’Abruzzo, al Dipartimento di Studi medievali e moderni dell’Università “D’Annunzio”, a diversi Comuni del Parco (Abbateggio, Fara S. Martino, Pretoro, Roccamorice, S. Valentino in A.C., ecc.), ma l’elenco è più ampio.
L’approvazione del progetto arriva un mese dopo il finanziamento del progetto “E..state nei Parchi”, che è arrivato al secondo posto della graduatoria nazionale dei progetti finanziati dal Ministero dell’Ambiente allo scopo di consentire a bambini/ragazzi di età compresa tra i 6 e 16 anni di soggiornare in Parchi Nazionali o Aree Marine Protette a contatto diretto con la natura, svolgendo attività di educazione ambientale ma anche di scoperta del territorio e delle sue bellezze naturali e paesaggistiche. A testimonianza, ancora una volta, della notevole capacità progettuale e gestionale sviluppata dall’Ente Parco Nazionale della Majella, in grado di reperire, nel panorama di crisi economica attuale, risorse utili a favorire le potenzialità di sviluppo sostenibile del territorio.
Parco nazionale della majella vince bando fondazione telecomitalia
575 mila euro per rivalorizzare gli eremi
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