L’AQUILA – Dunque nessuna proroga per le case “E” fuori dai centri urbani. Stavolta si fa sul serio. Tutti i progetti che arriveranno a Fintecna dopo la scadenza del 31 agosto, avranno un diverso trattamento che coinvolgerà non soltanto i progettisti, ma anche i proprietari e gli amministratori di condominio. E’ questo il significato di una nota firmata a due mani dal commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi e dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente che finalmente hanno deposto l’ “ascia di guerra” per imprimere, insieme, una svolta alla ricostruzione della città.
Ma che cosa hanno deciso Chiodi e Cialente? Vediamo. Tutti i progetti che saranno presentati a Fintecna a partire dal primo settembre 2011, manterranno il diritto ad ottenere l’indennizzo nei termini stabiliti dalla legge, ma il ritardo determinerà una riduzione dei benefici assistenziali (autonoma sistemazione, soggiorno in albergo, eccetera) per i proprietari, nonché la ridefinizione della parcella dei progettisti e di quella degli gli amministratori di condominio.
Tutto ciò secondo modi e termini che verranno precisati in un’ordinanza in corso di preparazione. Questo significa che maggiore sarà il ritardo, maggiori saranno le decurtazioni del contributo per il proprietario, e dei compensi del progettista e dell’amministratore.
Non so al momento quale sarà la reazione dei progettisti e dei loro ordini professionali, ma è quello che ci voleva. Se si perde tempo, pagano tutti. Tanto più che tra progettisti e proprietari c’era una tacita intesa: se il progetto tarda non fa nulla, tanto alla sistemazione del proprietario continua a pensare lo Stato. Ora non è più così. Ogni giorno di ritardo costerà caro a chi, ad esempio, è in albergo perché si vedrà decurtare il costo del soggiorno dal contributo per ricostruire il proprio appartamento.
Ed anche l’ingegnere (o l’architetto o il geometra) percepirà una parcella più piccola. E’ finito insomma il gioco delle parti, il rimpallo delle responsabilità, il ricorso ai pretesti più banali. Ora chi ha fatto incetta di incarichi dovrà darsi una regolata perché potrebbe rimetterci di tasca propria. Lo stesso vale per il proprietario che è chiamato ad un maggiore impegno e ad interessarsi finalmente di quei problemi che finora aveva delegato totalmente allo stato.