L’AQUILA- Ma chi ci guadagna col Consiglio comunale itinerante? Il Comune ovviamente. Finora, a causa dell’indisponibilità di Palazzo Margherita danneggiato dal sisma, il Consesso civico si era riunito ora nella sala del Consiglio regionale, ora in quella della Provincia a Pile, alcune volte alla Cassa di Risparmio a “Strinella 88” o nel salone dei Laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso.

Un bel guadagno, non c’è che dire. Non spendi di luce, di riscaldamento, di straordinari per il personale costretto a fare le ore piccole. Un risparmio che diventa automaticamente un aggravio per gli enti che ospitano, i quali cominciano a pensare che il Comune ci marcia. Non trova cioè una soluzione in proprio, stabile, definitiva perché in fondo non gli conviene.

Ed è talmente evidente un sospetto del genere, che la Regione avrebbe più volte sollecitato i responsabili del Comune, cioè sindaco e giunta, a trovarsi una sede fissa per non aggravare il bilancio degli altri enti. Ma il Comune, “scroccone”, ha fatto finora orecchie da mercante.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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