L’AQUILA – Piu’ di diecimila persone hanno preso parte stamane a Teramo alla manifestazione regionale indetta a livello nazionale dalla Cgil per protestare contro la manovra del Governo. Un grandissimo corteo si e’ snodato lungo le vie della citta’ dove e’ stata sottolineata anche la difficile situazione dell‘Abruzzo.
La piazza di Teramo non e’ stata scelta a caso. E’ qui, infatti, che vive il presidente della Regione, Gianni Chiodi. “Non avevamo dubbi – ha detto Emilio Miceli, segretario nazionale Slc-Cgil – che questa sarebbe stata una grande giornata, sia sul versante dell’astensionismo al lavoro sia per la mobilitazione e la presenza nelle piazze. Del resto nel Paese cresce un’insoddisfazione sempre piu’ forte, sempre piu’ larga nei confronti dei provvedimenti del Governo”.
Per il segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare, oggi in piazza a Teramo, “la soluzione e’ cambiare il sistema della tassazione. La nostra proposta – ha spiegato – si basa sugli stessi saldi del Governo ma li compone in modo diverso, in modo che non siano sempre gli stessi a pagare. Noi chiediamo una tassa sulle grandi ricchezze e sui grandi immobili e una patrimoniale strutturale sul modello francese. In pratica – ha concluso Di Cesare – vogliamo che cominci a pagare chi non ha mai pagato”
L’adesione media allo sciopero generale della Cgil, su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori, e’ del 58%. Lo comunica il sindacato spiegando che si tratta delle prime rilevazioni e che il dato e’ ricavato da un campione predisposto da una societa’ specializzata che e’ rappresentativo dal punto di vista statistico. Il campione di riferimento e’ composto da 800 tra aziende, reti, uffici, servizi pubblici e commerciali. La percentuale del 58% “e’ molto alta” perche’ va letta in relazione all’impossibilita’ per molti lavoratori di scioperare ‘comandati’ per garantire i servizi pubblici essenziali.
Sciopero cgil. a teramo sfilano più di diecimila persone
Gianni Di Cesare: "Paghi chi non l'ha mai fatto"
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