L’AQUILA – “Qualche giorno fa ho sollevato il problema dello spostamento di due reparti strategici del nostro ospedale, Ematologia e Gastroenterologia, verso altri nosocomi della Regione. E’ arrivata la risposta del Vice Direttore Sanitario ASL, Direttore di Dipartimento e Direttore della UOC di Cardiologia dell’Ospedale San Salvatore, finalizzata a minimizzare l’evento. Ma i fatti in questione non sono ne’ “minori” ne’ casuali”. E’ quanto afferma il consigliere comunale Roberto Tinari.

“La privazione dei letti di ricovero di due Unita’ Operative, Medicina Interna Universitaria II ed Ematologia e Gastroentgerologia – ha proseguito – non e’ ne’ temporanea, ne’ casuale, come la dottoressa Cicogna vuol far credere. Si tratta di una strategia che il governo ospedaliero dell’Ospedale S. Salvatore persegue da anni: il numero di letti a disposizione della Medicina Interna e Specialita’ mediche di pertinenza Universitaria e’ sceso da 51 nel 2005-2006 ai 24 di oggi, senza che mai i vertici universitari fossero preavvertiti o consultati. Inoltre non si tratta di una chiusura temporanea perche’ dei 6 infermieri a contratto che prestavano servizio nelle due Unita’ universitarie, 4 sono stati assunti a titolo indefinito ma trasferiti ad altri reparti e dipartimenti”.

“Inoltre il danno che tale determinazione ha causato e’ grave perche’ priva due Scuole di Specializzazione dei letti necessari a formare ben 20 Specializzandi, in quanto i posti letto per ricovero ordinario sono requisiti ministeriali essenziali per il funzionamento delle Scuole. Il danno e’ anche molto grave per l’Ospedale S. Salvatore – ha detto ancora Tinari – poiche’ corre il rischio di perdere quelle risorse umane che permettono all’Ospedale stesso di sopravvivere; sono i soli medici giovani e motivati che consento la sopravvivenza della struttura”.

“Non si tratta di un fatto “minore”, dal momento che il governo della ASL01 evidentemente non considera piu’ L’Ospedale S. Salvatore come riferimento per l’Universita’ di L’Aquila e persegue una politica che porta all’allontanamento progressivo dell’Ateneo del capoluogo d’Abruzzo, come dimostrato dalla recente apertura-trasferimento di ben cinque reparti universitari nel teramano (Atri, S. Omero, Giulianova), con relative Scuole di Specializzazione. Non consideriamo i disagi dei docenti; ma chi paghera’ quelli degli studenti? La recente decisione di privare di posti letto due Unita’ operative importanti per la mole di lavoro e per la innegabile qualita’ dell’assistenza fornita, rende l’offerta sanitaria dell’Ospedale ancora piu’ critica in un momento di grande sofferenza, con i servizi essenziali (Centro Trasfusionale, Radiologia, Laboratorio) in forte difficolta’ e con lunghe attese per i pazienti, anche per i reparti come quello di Cardiologia”.

“E’ evidente – ha concluso il consigliere comunale – che non si tratta di un evento minore, ne’ di una soluzione temporanea, ma di un ulteriore, determinato passo verso l’allontanamento dell’Universita’ dalla Citta’ e dall’Ospedale S. Salvatore, e verso un’ulteriore riduzione dei servizi a disposizione della popolazione. In conclusione si tratta di un’azione dettata da una urgenza che poi si e’ rivelata falsa e da un’assoluta mancanza di coordinamento e trasparenza fra l’ASL e l’Universita’; sicuramente vi erano altre soluzioni. Per questo continuo a insistere con il Sindaco e con tutte le istituzioni locali affinche’ questa “emorragia” abbia fine”

La replica di Sabrina Cicogna

“Sono sorpresa che il consigliere comunale Roberto Tinari abbia ricevuto una mia risposta che peraltro risulterebbe essere superficiale e minimizzante. Vorrei sapere dove, come e quando io avrei risposto per Ematologia e Gastroenterologia”. Lo afferma in una nota la dottoressa Sabrina Cicogna dell’ospedale dell’aquila, in risposta ad una nota del consigliere comunale Roberto Tinari sul presunto trasferimento di alcuni reparti in altri nosocomi. “Devo ipotizzare che qualcuno scriva a mio nome – ha aggiunto la Cicogna – e se cio’ fosse vero sarebbe molto grave, perche’ non posso pensare che l’amico Tinari abbia costruito delle false risposte. L’unica risposta in “viva voce”, presso un’emittente radiofonica locale, chi scrive l’ha resa a riguardo del “trasferimento della Cardiologia” poiche’ numerosi pazienti erano allarmati per tale evento. In tale circostanza ho ribadito il concetto che non puo’ essere trasferito cio’ che non c’e’. La cardiologia presso il capoluogo e’ sempre stata una sola: quella Ospedaliera. Per quanto riguarda le lunghe attese per il test ergometrico e’ gia’ stato da me predisposto un piano di riassorbimento, tenuto conto che gli spazi destinati a tale attivita’ sono stati recuperati da pochissimo tempo”

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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