L’AQUILA – Con una lettera inviata lo scorso 12 settembre dal capo unità della direzione generale Aiuti di stato della Commissione Europea, Blanca Rodriguez Galindo, alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea, vengono concessi 20 giorni di tempo per fornire integrazioni utili poiché quelle si ora inoltrate all’Ue avrebbero alcuni elementi tuttora non chiari.
“I dati presentati nello studio allegato alla lettera del 14 luglio 2011 ( Pil Comunale – disoccupazione provinciale – numero di imprese) non appaiono comprovare sufficientemente l’effettiva gravità e criticità della situazione economica nell’area proposta quale Zona Franca Urbana, ossia il Comune dell’Aquila, tali da rendere necessaria la misura in oggetto”. Si allega l’integrale originale della lettera inviata dalla commissione Europea.
Intanto il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi frena:”Non è il momento di creare allarmi infondati. La Commissione Europea ha chiesto ulteriori specificazioni che, insieme al Governo, forniremo nel prossimo incontro tra i massimi vertici della stessa Commissione, quelli del Ministero dello Sviluppo economico (Mise) e la Struttura commissariale. La volontà politica di arrivare ad un risultato positivo – ha continuato Chiodi – è immutata”.
ZONA FRANCA, ROMANI: “AFFERMAZIONI DI CIALENTE INFONDATE”
“Sulla zona franca arrivano notizie drammatiche da Bruxelles: e’ saltata a causa dell’incuria e la leggerezza con cui e’ stato affrontato l’argomento”. Lo ha dichiarato ieri nel corso di una conferenza stampa, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, insieme ai vertici nazionali, regionali, provinciali e comunali del Partito democratico, indetta per parlare della ricostruzione e delle proposte per il rilancio del capoluogo. Ma sempre ieri in tarda serata arriva una nota del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani che rassicura: “Le affermazioni del sindaco de L’Aquila Massimo Cialente su una bocciatura della zona franca sono del tutto infondate”.
Proprio ieri (ndr giovedì) – prosegue Romani – abbiamo inviato una nota alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea con la quale abbiamo richiesto un confronto e un approfondimento in merito alle domande avanzate dalla Commissione il 12 settembre sul recupero del tessuto urbano. Presto conosceremo la data dell’incontro”.
Il titolare del dicastero di via Veneto ribadisce infine che “il Governo, muovendosi ai suoi massimi livelli, e’ impegnato in prima fila nella ricostruzione de L’Aquila. L’impegno profuso dal nostro ministero emerge con chiarezza da quanto immediatamente e’ stato fatto da quel tragico 6 aprile 2009”.
Sull’argomento e’ intervenuto anche il senatore Franco Marini: “L’Unione Europea, ha richiesto ulteriori documentazioni. La zona franca urbana e’ stata approvata con una legge, firmata da me e tutti i senatori e parlamentari abruzzesi, nel luglio 2010, con una dotazione finanziaria di 90 milioni di euro. Da notizie ricevute da Bruxelles sembra che ci sano dei problemi e che dalla Direzione generale per la concorrenza arrivera’ una lettera indirizzata al Governo Italiano in cui si chiederanno nuove documentazioni, perche’ quelle inviate finora sono insufficienti. Chiedono chiarimenti per sbloccare la zfu, ed e’ importante riprendere il discorso al piu’ presto”.
Giuseppe Di Pangrazio ha annunciato che: “Una delegazione abruzzese del Pd partira’ alla volta di Bruxelles per verificare cosa e’ successo sulla zona franca per la citta’ dell’Aquila, dove la ricostruzione e’ ancora bloccata. La situazione nel capoluogo e’ grave: ricordo che ci sono 84 milioni di euro bloccati per le case popolari gravemente danneggiate, le cosiddette ‘E’: la ricostruzione e’ di competenza del Provveditorato alle Opere pubbliche. Inoltre dai dati che abbiamo quest’anno ci sono 200 alunni in meno rispetto allo scorso anno scolastico; un segnale preoccupante a cui va posto rimedio”.
Alla conferenza stampa erano presenti anche i senatori Luigi Lusi, Giovanni Legnini, l’onorevole Giovanni Lolli, i consiglieri regionali Camillo D’Alessandro (capogruppo all’Emiciclo), Giovanni D’Amico, il segretario regionale, Silvio Paolucci, quello in provincia dell’Aquila, Mario Mazzetti, e quello comunale, Francesco Iritale.
Luigi Lusi :“I terremotati aquilani devono essere trattati come quelli dell’Umbria e Marche, altrimenti torneranno in piazza”. Lo ha affermato stamane il senatore del Pd, Luigi Lusi, a margine di una conferenza stampa. “Per normare la vicenda – ha detto ancora Lusi – occorre una legge specifica oppure un’ordinanza commissariale. Mi augurio che non si debba arrivare all’esasperazione del luglio 2010, quando gli aquilani presero le manganellate a Roma.
La legge popolare e’ ferma in Commissione alla Camera e temo che vi rimarra’ a lungo, vista l’inerzia della maggioranza. Risulta inoltre che dei 4,5 miliardi del cosiddetto “fondo Letta” ne siano stati utilizzati sono solo 2. Ci sono 2,5 miliardi inutilizzati, e’ inaccettabile”.