L’AQUILA – “Cerchiamo giustizia e basta, applicare le cose per ottenere risultati che la giustizia richiede”. Lo ha detto stamane il procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, prima di entrare nell’aula dibattimentale del Tribunale dell’Aquila dove questa mattina si celebrera’ il processo a carico dei sette componenti la Commissione Grandi Rischi accusati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e cooperazione nel delitto colposo. “Ritenevo importante esserci perche’ questa e’ la mia terra e anche per sottolineare la professionalita’ e la qualita’ degli altri pubblici funzionari. Sono abruzzese, lo dovevo anche alla gente del luogo”. Lo ha detto Bernardo De Bernardinis, imputato al processo della Commissione grandi rischi, unico presente in aula, nel corso del quarto d’ora di sospensione concesso dal magistrato Marco Billi alle difese per esaminare le nuove costituzioni di parte civile. “La costituzione come parte civile del Comune dell’Aquila – ha detto Carlo Sica, avvocato dello Stato – e’ intempestiva perche’ effettuata in periodo di sospensione dei termini”. Ai nostri microfoni Vincenzo Vittorini e Massimo Cinque parenti delle vittime e l’avvocato Alfredo Biondi difensore di Claudio Eva uno degli imputati.