L’AQUILA – Rafforzare il proprio peso internazionale, esportare in Moldavia alta tecnologia nella realizzazione di opere pubbliche e creare strade di qualità mai vista finora.
Con questi obiettivi-chiave il Gruppo Edimo dell’Aquila ha presentato mercoledì 21 settembre il nuovo impianto di frantumazione con laboratorio realizzato nella repubblica moldava a Orhei, nel Comune di Cismea, con un investimento complessivo di 2 milioni di euro e capace sia di lavorare le materie prime che di produrre materiali finiti pronti all’uso.
L’impianto si troverà subito di fronte a un test molto probante: sarà infatti impiegato nell’appalto da 17 milioni di euro complessivi che il Gruppo abruzzese si è aggiudicato per il rifacimento in due lotti della strada M2 Chisinau-Soroca.
Quello inaugurato è il primo impianto di frantumazione della pietra in Moldavia “ad asse verticale”, una tecnologia che consente di ottenere un controllo della qualità costante nel tempo e standard altissimi.
Altra importante innovazione introdotta dal Gruppo Edimo, l’aggiunta alla tradizionale mistura di bitume e pietra di enzimi coadiuvanti che producono un asfalto di alta qualità e molto più performante.
Le lavorazioni saranno portate avanti nel nuovo laboratorio su cui ha investito il Gruppo aquilano, acquistando macchinari dalla Russia e impiegando personale locale, formato in Italia nei propri stabilimenti per alcuni mesi.
“La decisione di realizzare questo nuovo impianto fa parte della particolare strategia del Gruppo nella politica di internazionalizzazione, che prevede investimenti in nuove tecnologie e nelle migliori risorse umane locali”, spiega Valerio Taddei, responsabile dell’insediamento industriale in Moldavia e uno dei figli di Carlo Taddei, patron del Gruppo.