L’AQUILA – “Con riguardo all’inchiesta della Procura della Repubblica di L’Aquila sui Fondi destinati ai progetti per il sociale, confidiamo che al piu’ presto tutti gli aspetti della vicenda vengano chiariti”. Lo afferma in una nota la Confcooperative dell’Aquila che “si e’ impegnata in questi due anni a sostenere e sollecitare diverse iniziative finalizzate alla presentazione di progetti a favore dei giovani e delle famiglie aquilane, sebbene i relativi stanziamenti pubblici non siano di fatto poi mai intervenuti”.
“Fra le diverse iniziative – prosegue la nota – quella della Fondazione Abruzzo Solidarieta’ e Sviluppo, promossa dalla Curia e operante nella sede della stessa, era sembrata a Confcooperative degna di interesse e credibilita’, anche in relazione al fatto che da sempre l’operare di Confcooperative e’ ispirato ai principi della Dottrina sociale della Chiesa”.
“A Confcooperative era stato richiesto un contributo in tale iniziativa, attinente la sua mission stessa: promuovere cooperative tra i giovani che frequentavano la Fondazione. A tali giovani, e ad altre persone in grandi difficolta’, Confcooperative ha quindi assicurato consulenza e assistenza confidando di rendere un servizio prezioso attraverso il sostegno alla costituzione di cooperative in grado di presentare progetti per partecipare a bandi pubblici al fine di agevolare l’accesso al lavoro”.
“Obiettivo che per Confcooperative, al di fuori della Fondazione e delle vicende che la riguardano, permane in tutta la sua rilevanza nei confronti dei giovani e delle persone che insieme a noi avevano riposto fiducia e speranza nella proposta progettuale originaria della Fondazione e che nella cooperazione avevano trovato un sostegno e un modello di sviluppo”
Inchiesta su fondi giovanardi, la confcooperative: “fare chiarezza”
"La FASS ci era sembrata credibile"