L’AQUILA – Il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Prof. Di Tommaso, giorni fa ha annunciato la chiusura della mensa universitaria di Bazzano e denunciato pubblicamente il grave disagio di centinaia di studenti per la fine di un servizio essenziale per consentire una loro frequenza dignitosa delle lezioni.
Il Commissario dell’A.D.S.U. della Regione, arch. D’Ascanio, ha fatto presente la scarsa economicità di quel servizio e ha promesso che avrebbe mantenuto il funzionamento della mensa utilizzando gli utili delle altre mense universitarie.
Da allora è calato il silenzio e gli studenti devono arrangiarsi o non andare a lezione!
Io trovo vergognoso che possa succedere che gli studenti universitari, che vogliono rimanere a studiare con tanti sacrifici in città, non possano usufruire di servizi indispensabili come la mensa o i trasporti.
Non ci sono giustificazioni né è tollerabile il punto di vista della Regione che considera il servizio di mensa dal punto di vista della remunerazione e non da quello del servizio che si deve rendere agli studenti.
Il rischio reale è che gli studenti se ne vadano e che la storica facoltà di Lettere e Filosofia dell’Aquila, anche per la dissennate scelte del Ministro Gelmini, chiuda per sempre!
A parole, tutti ritengono che l’Università sia l’asse centrale della ricostruzione sociale e della rinascita della città e del suo territorio, ma nei fatti coloro che hanno la responsabilità delle decisioni, a cominciare dalla Regione e dal Comune, si contraddicono e si dimostrano distratti ed indifferenti.
Se si può ancora parlare di una rinascita possibile dell’Aquila, lo si deve anche al fatto che l’Università ha retto ed ha mantenuto 25.000 studenti: ostacolare la presenza e gli studi dei giovani universitari significa far male a L’Aquila:
La Regione non accampi scuse e consideri L’Università aquilana una priorità ed
il Comune non pensi che non sia anche un suo dovere occuparsi dei servizi necessari e di costruire le condizioni migliori per consentire la permanenza in città degli studenti universitari.
Mi sarei aspettato un gesto, una telefonata, un’iniziativa del Sindaco o di un qualche Assessore a difesa dei giovani che vogliono studiare a L’Aquila.
Nulla, che peccato!
Le priorità di questa città vanno perseguite con i fatti non solo a parole ed i fatti dicono nello specifico che oggi a Chi conta interessa poco dell’Università!
Lelio De Santis
Segretario cittadino I.d.V. L’Aquila