L’AQUILA – Il consigliere regionale dei Comunisti Italiani, Antonio Saia, ha presnetato una interpellanza al Presidente della Giunta regionale, anche nella sua qualita’ di assessore alla Sanita’, nonche’ di Commissario di Goveno, per chiedere ‘se non ritenga opportuno ed urgente dare diposizione a tutte le ASL affinche’ presso gli sportelli gli addetti all’esenzione dei ticket non riscuotano mai dagli assistiti somme superiori all’intero costo, secondo tariffario nazionale, delle prestazioni richieste sull’impegnativa’.
Secondo Saia ‘Il recente inasprimento dei ticket sulla diagnostica e su tutte le prestazioni specialistiche con l’aggiunta di 10 euro su ogni impegnativa che si viene a sommare alla quota di partecipazione gia’ prevista, comporta che molte prestazioni prescritte agli assistiti imporranno a questi ultimi l’esborso di una somma addirittura superiore all’intero costo, secondo il tariffario nazionale, della prestazione.
Cio’ avviene – spiega ancora Saia- per esempio per le visite specialistiche (sia prima visita che successive), per molti esami di laboratorio, per esami radiologici semplici quali rx torace e/o di vari segmenti scheletrici, per esecuzione ECG, spirometria ed altri esami. Tutto cio’ si configura come una vera e propria ‘beffa’ per i cittadini malati, i quali non conoscendo preventivamente il costo delle prestazioni, si presentano agli sportelli CUP con la regolare impegnativa del proprio medico, non sapendo che, con essa, pagheranno di piu’ dell’intero costo della prestazione’.
Infine, secondo il consigliere dei comunisti italiani ‘Tale beffa potrebbe anche, ad una attenta considerazione, essere assimilata ad una ‘truffa’, in quanto consumata a danno di soggetti deboli, ignari ed inconsapevoli in quanto non a conoscenza dei costi delle prestazioni’.