L’AQUILA – Dopo il declassamento del rating nazionale, l’agenzia Moody’s ha abbassato anche i rating di lungo termine di 30 enti locali italiani, con outlook negativo. Le province autonome di Trento e Bolzano, la Cassa del Trentino e la Lombardia scendono ad Aa3 dal precedente Aaa, con outlook negativo. Con questo, si legge in una nota dell’agenzia di valutazione del credito statunitense, si conclude la procedura di revisione per l’Italia iniziata il 21 giugno. “Il deterioramento dell’affidabilita’ creditizia – recita la nota di Moody’s – e le misure di austerita’ imposte dal governo centrale andranno a impattare in varia misura sugli enti locali. In Italia – prosegue Moody’s – il settore pubblico locale conta per circa il 30% della spesa complessiva dello Stato e deve contribuire allo sforzo che il paese deve fare per raggiungere gli obiettivi di consolidamento dei conti pubblici, attraverso i tagli e la stretta fiscale. A seguito della revisione che si e’ conclusa oggi – spiega Moody’s – i rating degli enti locali italiani si possono suddividere in tre fasce: enti con rating superiori a quello nazionale; enti con rating uguale a quello nazionale ed enti con rating piu’ basso di quello nazionale. Il declassamento di 3 punti deciso per l’Italia e’ stato riservato anche alle province autonome di Trento e di Bolzano, alla Cassa del Trentino e alla Regione Lombardia, che si trovano tutti al di sopra del rating nazionale. Bolzano e Trento sono state declassate ad Aa3 con outlook negativo, dal precedente rating di Aaa. Scendono ad A2, lo stesso rating nazionale, le regioni Basilicata, Liguria, Marche, Umbria, che venivano da Aa3; le regioni Toscana e Veneto, che avevano Aa2; le province di Firenze, Milano e Torino, che avevano in precedenza Aa3, cosi’ come le citta’ di Milano e Venezia, mentre Siena scende sempre ad A2 da Aa2; sul rating nazionale di A2 si colloca anche Finlombarda che aveva in precedenza Aa2.
Moody’s ha poi abbassato di due punti i rating di un ulteriore gruppo di enti locali il cui livello di valutazione si colloca al di sotto di quello nazionale, una fascia in cui il quadro gia’ deteriorato si e’ vieppiu’ appesantito con le decisioni del governo. Il gruppo comprende nove regioni una provincia e tre citta’: Abruzzo scende a Baa1 da A2; Calabria a Baa2 da A3; Campania a Baa2 da A3; Lazio a Baa2 da A2; Molise a Baa1 da A2; Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia scendono tutte ad A3 dal precedente rating di A1, cosi’ come la provincia di Rieti; la citta’ di Civitavecchia scende a Baa1 da A2; Firenze ad A3 da Aa3 e infine Napoli a Baa3 da Baa1.
MOODY’S: RATING ABRUZZO; MASCI, EFFETTO DOWNGRADE DELLO STATO
“Pressioni di sistema”: questa e’ la motivazione alla base del declassamento di Moody’s dei rating di 30 enti pubblici, tra i quali anche la Regione Abruzzo, che scivola dunque da A2 a Baa1, per effetto del downgrade della Repubblica Italiana che si abbassa di tre livelli da AA2 a A2, con prospettive negative. “Notizia che non ci coglie di sorpresa – dice l’assessore al bilancio, Carlo Masci, che ha convocato una conferenza stampa d’urgenza per “rincuorare gli abruzzesi sugli effetti di tale giudizio. Questo declassamento – inevitabilmente legato al rating sovrano, che costituisce generalmente il limite superiore per i rating di regioni ed enti locali – non influira’ ne’ sull’affidabilita’ della Regione ne’ tantomeno sulla nostra capacita’ di sostenere la fase due dello sviluppo. E questo perche’ uno dei fondamentali elementi sui quali si basa il giudizio sul rating e’ l’esclusione di ogni ulteriore indebitamento”. Secondo l’assessore Masci “un esame attento della situazione mostra invece una sostanziale tenuta della Regione Abruzzo perche’ lo scivolamento non e’ stato di tre livelli ma soltanto di due. Non e’ accaduta la stessa cosa per regioni virtuose come la Lombardia, la Toscana e il Veneto, per esempio, e, a voler tener conto della condizione di quelle che si trovano in piano di rientro come l’Abruzzo, si scopre che di tre livelli e’ scivolato il Lazio, che ha una capacita’ fiscale ben diversa dalla nostra. Forse Moody’s poteva avere piu’ coraggio e lasciarci in A”. Questo, secondo l’Assessore, perche’ il giudizio sul rating espresso in questa circostanza e’ solo di natura macroeconomico, non effettuato cioe’ sulle politiche di bilancio della Regione, sulle quali, invece, Moody’s si era espressa soltanto a giugno scorso, nel suo rapporto annuale, per confermare l’A2, con prospettive stabili, ed apprezzare la capacita’ di governo dei conti pubblici. Dunque Masci ha asserito che “si va avanti sulla strada gia’ tracciata. Restiamo convinti della bonta’ delle operazioni di politiche di bilancio adottate dalla Regione negli ultimi anni, tese ad un energico risanamento dei conti, alla razionalizzazione organizzativa che ha portato alla soppressione di numerosi enti regionali e, infine, al perseguimento dell’equilibrio finanziario ed economico dei conti della sanita’. Questi stessi elementi che hanno aiutato l’Abruzzo non solo ad evitare il default ma a permanere oggi nella posizione piu’ alta della fascia, a giudizio di Moody’s compiuto”. “Insomma – ha spiegato meglio Masci – al netto di effetti indotti da cause non imputabili alla nostra gestione amministrativa, l’Abruzzo puo’ ancora contare su indici di oggettiva affidabilita’, legata al risanamento dei conti e al mancato ricorso ad ulteriore indebitamento. Per questo – ha concluso l’assessore – continuiamo sul percorso tracciato, nell’auspicio che nelle prossime valutazioni annuali l’agenzia di rating voglia valutare il nostro rating solo sulla base di specifiche per l’Abruzzo e degli straordinari progressi compiuti per l’abbattimento del debito pubblico regionale”.
MOODY’S: IDV, NON C’E’ UN RIGO A FAVORE INFRASTRUTTURE
“Non mi preoccupa il declassamento dell’Abruzzo da parte dell’agenzia Moody’s, per le stesse ragioni per cui abbiamo trovato del tutto fuori luogo il trionfalismo di Chiodi rispetto ad una precedente valutazione di stabilita’ data tempo fa alla nostra regione da un’altra agenzia la Standard and poor’s. Sono le stesse agenzie di rating che non si sono accorte di nulla di quanto stava accadendo per il fallimento della banca Lehman Brothers e per la bolla finanziaria”. E’ quanto ha dichiarato il segretario regionale dell’Idv, senatore Alfonso Mascitelli a margine dei lavori della commissione bilancio del Senato che questa mattina ha esaminato l’importante documento della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza. “Quello che mi preoccupa – ha spiegato il senatore – e’ che nell’allegato alle infrastrutture della Nota di aggiornamento al DEF non c’e’ un solo rigo a favore delle infrastrutture per la nostra regione, tranne le risorse destinate a Anas e Ferrovie per la ricostruzione post terremoto e tranne i finanziamenti per la diga di Chiauci per un importo di 25 milioni, che purtroppo sono stati revocati. Cosi’ come mi preoccupa che nell’allegato sugli interventi nelle aree sottoutilizzate, riguardo alle risorse Fas 2007-2013 non c’e’ un solo rigo sulla futura programmazione regionale, facendo confermare il nostro sospetto che le risorse assegnate sulla carta all’Abruzzo saranno centellinate in diversi anni con il sistema dello sblocco progressivo a percentuale. All’assessore Masci, poi dico, che per il percorso di risanamento dei conti pubblici, deve ringraziare gli abruzzesi che pagando aliquote maggiorate di Irpef e Irap danno, ogni anno, oltre 130 milioni di euro per sanare i disastri del passato di cui sono stati complici destra e sinistra”.
MOODY’S: UGL, DECLASSAMENTO DA NON SOTTOVALUTARE
“Pur mostrando grande perplessita’ sulla credibilita’ dei giudizi delle varie agenzie di rating, riteniamo che sottovalutare la bocciatura inflitta all’Abruzzo da Moody’s sarebbe un errore gravissimo”. E’ quanto afferma il segretario generale della Ugl Abruzzo Piero Peretti. “Consolarsi per il fatto che altre regioni italiane abbiano avuto un trattamento peggiore – rileva il sindacalista – fa parte di un vecchio modo di valutare le cose che, ne siamo convinti, non puo’ piacere al presidente Chiodi. E’ opportuno quindi attivarsi immediatamente al fine di sovvertire il giudizio di Moody’s che non e’ certo irrevocabile. I tagli e la ferrea rigidita’ nella gestione della spesa pubblica non bastano. E’ indispensabile, contestualmente, attivare serie politiche di rilancio dello sviluppo e dell’economia. L’importante sblocco dei FAS rappresenta l’opportunita’ che la classe dirigente dell’Abruzzo deve cogliere per attuare quelle iniziative atte a togliere definitivamente la regione da uno stato di stagnazione economica che dura da troppi anni. Ora il ruolo e la coesione del Patto per l’Abruzzo sono fondamentali perche’ bisogna investire subito e bene”, ammonisce infine Peretti.
MOODY’S: D’ALESSANDRO (IDV), BOCCIATURA SENZA SE E SENZA MA
“Se peggio dell’Italia ci sta solo la Grecia, il giudizio di Moody’s per l’Abruzzo e’ ancora piu’ duro: siamo a livello della Cirenaica o della Tripolitania”: e’ quanto dichiara il vice capogruppo regionale dell’IdV, Cesare D’Alessandro. “Chiodi, in quanto a sfiducia – prosegue l’esponente di opposizione – e’ riuscito persino a superare Berlusconi, che sul piano internazionale, si sa, e’ considerato vicino allo zero. La retrocessione dell’Abruzzo di tre posizioni (e non due, a guardare la tabella di rating) rispetto a quella precedentemente occupata, comunque ben al di sotto della media nazionale, la dice lunga sulla qualita’ del Governo Chiodi, la cui bocciatura da parte di Moody’s e’ senza ‘se’ e senza ‘ma’. Non c’e’ da stupirsi”, prosegue il consigliere, “e noi dell’IdV non lo siamo affatto. Prima di Moody’s, la retrocessione, anzi la squalifica a Chiodi, e’ arrivata dai disoccupati abruzzesi, dalle aziende in crisi, dalle famiglie in perenne difficolta’, dai giovani che non trovano e non cercano piu’ un lavoro, dagli investimenti promessi da tre anni e mai arrivati. Moody’s conferma cio’ che noi sappiamo gia’: se l’Abruzzo sta cosi’ male, e’ perche’ Chiodi e la sua maggioranza hanno fallito. Fino ad oggi”, conclude D’Alessandro, “abbiamo assistito solo a propaganda e la conferenza stampa di questa mattina dell’assessore Masci ne e’ la riprova: oltre ad essere patetica e farsesca, e’ allucinante per il rifiuto ed il disconoscimento delle responsabilita’, tutte del centrodestra”.
MOODY’S: MASCITELLI (IDV), CHIODI TRIONFANTE CON S&P… MI PREOCCUPA PIU’ ASSENZA ABRUZZO DA NOTA DEF PER INFRASTRUTTURE
“Non mi preoccupa il declassamento dell’Abruzzo da parte dell’agenzia Woody’s, per le stesse ragioni per cui abbiamo trovato del tutto fuori luogo il trionfalismo di Chiodi rispetto ad una precedente valutazione di stabilità data tempo fa alla nostra regione da un’altra agenzia la Standard and Poor’s. Sono le stesse agenzie di rating che non si sono accorte di nulla di quanto stava accadendo per il fallimento della banca Lehman Brothers e per la bolla finanziaria”. E’ quanto ha dichiarato il Segretario regionale dell’Idv Senatore Alfonso Mascitelli a margine dei lavori della commissione bilancio del Senato che questa mattina ha esaminato l’importante documento della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza. “Quello che mi preoccupa – ha spiegato il Senatore – è che nell’allegato alle infrastrutture della Nota di aggiornamento al DEF non c’é un solo rigo a favore delle infrastrutture per la nostra regione, tranne le risorse destinate a Anas e Ferrovie per la ricostruzione post terremoto e tranne i finanziamenti per la diga di Chiauci per un importo di 25 milioni, che purtroppo sono stati revocati”. “Così come mi preoccupa che nell’allegato sugli interventi nelle aree sottoutilizzate, riguardo alle risorse Fas 2007-2013 non c’é un solo rigo sulla futura programmazione regionale, facendo confermare il nostro sospetto che le risorse assegnate sulla carta all’Abruzzo saranno centellinate in diversi anni con il sistema dello sblocco progressivo a percentuale. All’assessore Masci, poi dico, che per il percorso di risanamento dei conti pubblici, deve ringraziare gli abruzzesi che pagando aliquote maggiorate di Irpef e Irap danno, ogni anno, oltre 130 milioni di euro per sanare i disastri del passato di cui sono stati complici destra e sinistra”.