L’AQUILA – Si è tenuta questa mattina presso la sala Opificio sotto gli Archi di Sextantio Ospitalità Diffusa la giornata conclusiva del Convegno “I Sistemi Turistici Locali italiani: esperienze a confronto con il progetto Preserve”, il primo del genere in Italia organizzato dalla Regione Abruzzo, dal STL del Gran sasso d’Italia e da SEXTANTIO SPA.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di “fare sistema” tra i diversi modelli di sviluppo di STL per stimolare una nuova e più inisiva forma di progettazione partecipata. Durante il convegno i relatori hanno fornito una panoramica dettagliata sugli sviluppi del turismo in ambito nazionale ed europeo (esperienza Landlust), non solo da un punto di vista tecnico, ma anche politico e normativo. È stato anche presentato l’opuscolo redatto dalla Regione Abruzzo “Regioni europee per un turismo sostenibile”.

Ad aprire i lavori è stato il Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, accogliendo i rappresentanti degli STL italiani, che, seguito dal Presidente del STL De Vico, oltre a presentare i 4 anni di storia del modello di sviluppo locale del Gran Sasso d’Italia, ha fatto una breve panoramica sugli sviluppi del settore del turismo, partendo da uno sguardo rivolto alle potenzialità inespresse dell’intero Abruzzo per arrivare ad avanzare ipotesi progettuali, stime e previsioni per i tempi futuri.

“Il STL del Gran Sasso d’Italia ha lavorato seriamente, approfondendo uno degli argomenti più rilevanti per lo sviluppo futuro dell’Abruzzo: l’organizzazione dell’offerta sul territorio, attraverso i Sistemi turistici locali”. È il risultato – Continua Pagano – di un lavoro congiunto svolto anche in collaborazione con la Regione Abruzzo e coerente con il Piano Triennale del Turismo 2010-2012. Dopo questo tassello, mi auguro che in tempi ragionevoli sia possibile attivare le azioni proposte dal STL per dotare l’Abruzzo di un’organizzazione
moderna, efficace ed efficiente.”

Il convegno ha visto la partecipazione di ben 8 stl di Lombaria, Liguria , Emilia Romagna, Marche, Puglia, Sardegna che hanno attestato la riuscita del percorso di costituzione dal basso di una governance territoriale pubblico-privata del turismo: percorso assistito (amministrativamente ed economicamente) dai livelli istituzionali regionali sebbene con modalita’ diverse. “Spiace invece constatare – dice il Presidente dell’Associazione STL del Gran Sasso d’italia De Vico, Sindaco di Farindola – al di la dell’apprezzabile presenza del Presidente Pagano, l’assenza dell’Assessore al Turismo Di Dalmazio. Cio’ specie dopo lo strano ritiro delle linee guida (pubblicate nel 2005) per l’attuazione degli stl operato dalla Giunta Regionale nel recente agosto c.a e che di fatto congela l’iter di costituzione del nostro STL dopo un lungo e laborioso lavoro pluriennale (pubblicamente lodato dalla Regione stessa che, quindi, ben lo conosceva) che ha coagulato l’interesse di 130 imprenditori e 25 comuni (che dalle tre Province di AQ-PE-TE cingono il GRAN SASSO D’ITALIA) intorno ad un piano di sviluppo turistico frutto di una concertazione territoriale che ha interessato enti locali, imprese, università e cittadini.

Ora, con l’attuale situazione, il piano che è di fatto ultimato non può essere formalizzato alla Regione per il suo riconoscimento: abbiamo cosi’ deciso di convocare l’Assemblea dei soci per informarli ed insieme
decidere sulla possibilita’ di impugnare l’atto deliberativo regionale che ha revocato le linee guida. Siamo consapevoli che trattasi di uno strappo con la Regione, ma riteniamo inspiegabile il comportamento di
questa ultima nel negare ad un pezzo d’Abruzzo dotato di grande turisticita’, ma di fatto storicamente marginale e sottoutilizzato (specie oggi per effetto del terremoto) questa unica possibilita’ di
crescita socio-economica.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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