ROMA – Prima un caldo anomalo per settembre, poi, all’inizio di ottobre, il freddo con dieci gradi di meno in poche ore, e adesso di nuovo il caldo fuori stagione. I continui sbalzi di temperatura sono una manna per i virus parainfluenzali: negli ultimi giorni 80.000 italiani sono a letto colpiti da forme che assomigliano all’influenza “classica” ma che, al contrario dei virus stagionali, non soffrono il caldo, anzi si giovano proprio dei repentini cambiamenti climatici. Lo sottolinea Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Universita’ di Milano, secondo cui “questi sbalzi caldo-freddo sono impressionanti, e hanno l’effetto di ‘paralizzare’ le ciglia retrattili responsabili della difesa contro i virus, che quindi possono entrare liberamente nel nostro organismo”. Per questo “ci sono 80.000 italiani colpiti da sintomi para-influenzali, ben piu’ della media stagionale”. I sintomi possono essere vari: “Si va dalla faringite al mal di gola – spiega Pregliasco – dalla febbre al raffreddamento. Dipende dal virus che ci ha colpiti: ce ne sono oltre 260. In ogni caso in genere basta curarsi con automedicazione, tenendo ben presente che si e’ infettivi, quindi e’ sempre bene curare l’igiene e lavarsi accuratamente le mani. Se le cose non migliorano dopo 4 o 5 giorni, conviene rivolgersi a un medico”. D’altra parte, sottolinea il virologo, “dobbiamo abituarci a questi sbalzi pazzeschi: verrebbe da dire che ‘non c’e’ piu’ la mezza stagione’, e il nostro organismo non e’ in grado di affrontare efficacemente questi fenomeni che mettono in ginocchio il sistema immunitario”.
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