L’AQUILA – Un Osservatorio per raccogliere ed elaborare dati e informazioni attraverso cui studiare e monitorare il territorio regionale, con particolare attenzione all’area del cratere sismico. È la finalità del protocollo d’intesa firmato oggi tra la Presidenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo e il Centro regionale studi e ricerche economiche-sociali (Cresa).
Al progetto di partenariato dell’Osservatorio sulle trasformazioni territoriali delle aree colpite dal sisma (Otas) hanno aderito enti pubblici e privati: Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila, Università degli Studi dell’Aquila, Inail, Agenzie delle Entrate, Italia Lavoro, Istituto Nazionale di Urbanistica, Società Geografica Italiana e Federculture.
“L’Osservatorio intende elaborare un insieme di indicatori sintetici, compatibili e confrontabili con quelli ufficialmente utilizzati e ritenuti validi in tema di pianificazione territoriale – spiega il Presidente Nazario Pagano – con l’obiettivo di fornire agli operatori pubblici e privati, un quadro dell’assetto sociale, economico ed urbanistico dell’intero territorio regionale, con particolare riguardo per l’area interessata dal sisma. Solo conoscendo i valori reali di una zona o di un determinato fenomeno – osserva Pagano – è possibile operare con scelte giuste ed efficaci.
Scelte che per noi, classe dirigente, sono fondamentali e strategiche per attuare valide politiche sociali, economiche e culturali. In questa logica – prosegue Pagano – l’Osservatorio svolgerà un ruolo fondamentale perché coinvolge enti pubblici e privati che operano sul territorio. Oggi – conclude – l’Abruzzo, soprattutto nell’area del cratere sismico, ha subito cambiamenti e, pertanto, è necessario riprogrammare il territorio sulla base delle nuove esigenze”.
Soddisfatto anche il Presidente del Cresa, Lorenzo Santilli, il quale ha detto che “il protocollo ha per oggetto la costituzione di un partenariato tra i diversi soggetti pubblici e privati che hanno competenze e funzioni inerenti l’assetto sociale, economico e urbanistico della regione allo scopo – prosegue Santilli – di contribuire, ciascun partner nei limiti delle proprie competenze, alla creazione di un quadro d’insieme dello stato attuale del territorio, delle sue trasformazioni passate e future e delle sue potenzialità di sviluppo”.
Il Cresa assume la qualifica di partner capofila e assume la piena titolarità dell’Osservatorio.