L’AQUILA – L’ultimatum di tre giorni fa ha sortito effetti positivi: le cliniche private hanno approvato i tetti di spesa. Bene ha fatto il Commissario alla Sanità Gianni Chiodi a non retrocedere di un passo rispetto alle richieste dell’ Aiop (Associazione italiana ospedalità privata).
“Tutti dobbiamo farci una ragione – aveva detto Chiodi in una lunga lettera – del fatto che l’Abruzzo deve scontare un ritardo di regole significativo, il cui rovesciamento, per il bene e la crescita di tutti, ingloba ancora un serio e duro lavoro perché non basta il pareggio di bilancio per diventare una Regione ‘normale'”.
E un ulteriore passo è stato fatto con la condivisione dei contratti per le cliniche private per stabilire i tetti totali della spedalità privata, per pazienti residenti e di fuori regione. “I tetti di spesa – spiega ancora Chiodi – sono il modo con cui la Regione stabilisce quanto può spendere per acquistare dai privati quelle prestazioni che non produce direttamente. La mancata firma dei contratti serviva a rivendicare il diritto ad un maggior finanziamento e aveva come conseguenza diretta quella di alterare i meccanismi di governo della spesa pubblica, riducendo la Regione a mero ente erogatore di prestazioni pagate a pie’ di lista, con l’aggravante di non poter contestare il fatturato se non in sede di controllo ispettivo“.
Oggi tutte le cliniche private hanno accettato di firmare. “Bene, anzi benissimo, – esulta il Commissario – tutte le cliniche private hanno accettato di firmare i contratti. Il tetto di spesa e’ stato mantenuto inalterato e per la prima volta nella storia e’ fissato per due anni. Sono soddisfatto del lavoro fatto. Regole, budget rigorosi e conti salvaguardati. Dovrebbe essere la normalità ma in Abruzzo e’ una novità. Ora inizia la fase della collaborazione con gli operatori per migliorare tutto”. (CDS)