L’AQUILA -“Qui all’Aquila c’è stata sempre una polemica, un timore, che certe cose fossero espropriate. Che la comunità aquilana, il Consiglio comunale, non fosse messo in condizione di operare. Invece è messo in condizione, solo che non vediamo niente”. Lo dice il commissario a margine della conferenza stampa di oggi. Ha parlato di Piani di Ricostruzione, trasparenza e visione del territorio affermando che oggi a L’Aquila manca. Riferendosi alla Stm dice: “Come struttura tecnica di missione stiamo coadiuvando tutti quelli che hanno voluto essere coadiuvati. Va bene non essere coadiuvati – ha aggiunto – ma l’importante è che si faccia qualcosa di concreto”.
E poi le accuse. “Non vedo i piani di ricostruzione, non vedo trasparenza, non vedo visione. Vedo cose confuse, parole stereotipate: turismo, cultura, parole che diciamo sempre. Se c’è la comunità aquilana e una qualità che si possa esprimere in un atto di programmazione del territorio – l’invito di Chiodi – allora che bussi: è il momento di farlo”.
“Se non lo si vuole fare – ha proseguito il commissario nello sfogo – dopo però non se la prendano con il governo, perché il governo non ha questo compito. Qui c’è un gioco delle lamentazioni, si nascondono le realtà: chi è che deve fare è la comunità aquilana, il governo deve sostenere. Però deve uscire uno straccio di idea di questa città. Se ne parla, se ne parla, se ne parla, ma non si vede un documento in questo senso”.