L’AQUILA – Il Consiglio regionale, nel corso della seduta odierna, ha approvato all’unanimita’ una risoluzione che impegna il presidente della Giunta Gianni Chiodi, a mettere in atto le necessarie iniziative istituzionali nei confronti del Governo nazionale, affinche’ venga istituito un tavolo di lavoro aperto a tutti i soggetti interessati alla realizzazione del metanodotto Snam tra Sulmona e Foligno. La risoluzione, a firma dei consiglieri del PD Giovanni D’Amico, Giuseppe Di Pangrazio e Claudio Ruffini, chiede l’avvio di un confronto per l’individuazione di un tracciato alternativo per l’impianto, attualmente previsto sulla dorsale appenninica, in un tratto ritenuto al alto rischio sismico. La maggioranza ha condiviso lo spirito dell’iniziativa, annunciando che un rappresentante della Snam sara’ al piu’ presto audito in Seconda Commissione (Enti Locali e Governo del Territorio) per spiegare piu’ compiutamente alcuni aspetti del progetto.
METANODOTTO SNAM
MORONI: “DA CONSIGLIO REGIONALE IMPORTANTE RISULTATO”
“L’Approvazione all’unanimità, da parte del consiglio regionale, della risoluzione che impegna a individuare un percorso alternativo per il gasdotto della Snam rispetto a quello della dorsale appenninica, costituisce un importante risultato che conferisce ulteriore forza alle ragioni del no a quest’opera impattante e rischiosa sotto il profilo sismico”.
Con queste parole l’assessore comunale all’Ambiente e presidente del coordinamento antigasdotto Alfredo Moroni ha commentato l’approvazione, da parte del consiglio regionale, della risoluzione con la quale l’assemblea impegna “il presidente della Regione Gianni Chiodi a mettere in atto tutte le necessarie iniziative istituzionali nei confronti del Governo nazionale affinché venga istituito un tavolo apposito tra tutti i soggetti interessati per l’individuazione di un tracciato del metanodotto alternativo a quello della dorsale appeninica”.
“Oggi è una giornata importante – ha proseguito Moroni – per tutti coloro che, con ogni mezzo e in tutte le sedi, hanno portato avanti le ragioni del no, giungendo fino alla Commissione Ambiente della Camera. Nell’esprimere la mia soddisfazione, e quella dell’intero coordinamento interregionale che si oppone alla realizzazione di quest’opera, desidero ringraziare i firmatari della risoluzione, vale a dire i consiglieri regionali D’Amico, Di Pangrazio e Ruffini, il consigliere Ricciuti che, come presidente della seconda commissione consiliare in Regione, ha sostenuto questa iniziativa, l’onorevole Lolli, che ha portato la vicenda all’attenzione della Camera, e tutti i sindaci e i rappresentanti dei comitati antigasdotto che anche oggi hanno rappresentato le ragioni del no al gasdotto. Per tutti noi, in ogni caso, questo risultato non costituisce un punto d’arrivo, ma un traguardo dal quale ripartire per dare nuova forza alle iniziative da mettere in campo. Abbiamo sempre sostenuto – sono ancora le parole di Moroni – che fosse pura follia realizzare un’opera di questa portata su territori ad altissimo rischio sismico e idrogeologico, attraversate da faglie attive che hanno provocato terremoti devastanti, di cui quello del 6 aprile 2009 è solo l’ultimo in ordine di tempo. Ai danni ambientali, che metterebbero in ginocchio un’economia in gran parte basata su prodotti di eccellenza, si sommerebbero quelli legati all’incolumità della popolazione. Ora il consiglio regionale, all’unanimità, ha condiviso le nostre ragioni e sostenuto in maniera insindacabile la necessità di individuare un percorso alternativo”.
“Proprio l’unanimità del voto – ha dichiarato ancora Moroni – è fortemente indicativa della volontà di tutti gli abruzzesi, già espressa attraverso una vera e propria mobilitazione delle istituzioni locali e dei comitati nati per opporsi alla realizzazione dell’opera della Snam. A breve – ha concluso Moroni – convocheremo il coordinamento antigasdotto per programmare altre iniziative e fare in modo che la stessa risoluzione venga adottata anche dalle Regioni Umbria e Marche”.
CONSIGLIO ABRUZZO: I LAVORI
Dopo l’approvazione della risoluzione sul metanodotto della Snam, il Consiglio regionale ha rinviato in Commissione il progetto di legge sull’organizzazione e funzionamento del Comitato Regionale Tecnico Amministrativo (sezione Lavori Pubblici). Approvati, invece, il progetto di legge sulla disciplina delle acque minerali e termali (che assegna ai Comuni una quota del canone percepito dalla Regione sulle concessioni), i provvedimenti amministrativi relativi a varianti urbanistiche nei Comuni di Basciano (Teramo) e Atessa (Chieti), e la variazione del piano triennale regionale della viabilita’, che assegna alla Provincia dell’Aquila circa un milione di euro per il finanziamento di due interventi. Respinta la mozione, presentata dall’Italia dei Valori, sull’utilizzo dei fondi previsti dall’articolo 20 della legge 67/88 sull’edilizia sanitaria. Il Presidente Chiodi ha dato comunque la disponibilita’ a discutere in Consiglio regionale il provvedimento – una volta esaurito l’iter procedurale – sui piani di costruzione dei nuovi ospedali in Abruzzo. Rinviato in Commissione il progetto di legge sul Parco Sirente-Velino (sull’adeguamento dell’organizzazione alla normativa vigente in materia e sulla revisione dei confini) e rinviata (per consentire ulteriori approfondimenti) alla prossima seduta del Consiglio regionale un’altra risoluzione, relativa alla centrale PowerCrop di Avezzano. Approvata, infine, una risoluzione – presentata dal consigliere regionale dell’Udc Antonio Menna – che impegna il presidente Chiodi e la Giunta regionale a promuovere, presso il Governo nazionale, un confronto sul piano di riordino delle circoscrizioni giudiziarie in Abruzzo, che prevede la chiusura dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona. Nel documento si chiede la predisposizione di uno studio basato sulla ricognizione dei costi e sui risparmi effettivi, sulla tempestivita’ nell’erogazione dei servizi ai cittadini, sul principio di prossimita’ del servizio di giustizia all’utenza, sull’eventuale partecipazione degli enti territoriali ai costi della giustizia.