L’AQUILA – “E’ la prima volta che in Abruzzo si raggiunge l’equilibrio di bilancio nella sanita’, una cosa straordinaria”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo e commissario alla sanita’, Gianni Chiodi, prima di presentare i dati del bilancio relativo al 2010 nel teatro Marrucino di Chieti alla presenza del ministro della Salute, Ferruccio Fazio.

“L’obiettivo e’ stato raggiunto senza tagliare i costi: le somme che spendiamo in termini economici nel 2010 sono le stesse spese nel 2008”, circa 2 miliardi e 181 mila euro. “E’ una razionalizzazione, una tesorizzazione dei fondi che sono arrivati dal Governo con il fondo sanitario nazionale. Abbiamo ridotto privilegi, sprechi, doppioni, situazioni che avevano fatto si’ che la Regione Abruzzo fosse vicina al default. Non eravamo quasi piu’ in grado di pagare gli stipendi della Asl – ha aggiunto Chiodi – oggi siamo una regione virtuosa, e dimostrero’ che siamo in forte progresso sui livelli essenziali di assistenza. Dimostreremo attraverso le risultanze del tavolo che si occupa su scala nazionale dei livelli essenziali di assistenza qual e’ stato il nostro miglioramento. Il deficit non andava bene, perche’ erodeva tutte le possibilita’ del bilancio regionale, eravamo vicini al default della Regione e non investivamo nelle cose che contano come la professionalita’ dei medici e le tecnologie ad altissimo livello di diagnostica. Sono queste le cose che fanno la buona sanita’”.


SANITA’: CHIODI, FONDI NUOVI OSPEDALI DA SALVAGUARDARE


“I nostri fondi dovrebbero essere salvaguardati” perche’ i 250 milioni di euro ex art. 20 destinati alla costruzione dei cinque nuovi ospedali in Abruzzo ‘fanno riferimento ad una diversa programmazione e non al miliardo di euro di tagli’ previsti dal decreto sviluppo. I nostri fondi dovrebbero essere salvaguardati – ha aggiunto Chiodi – la programmazione attuale vedra’ magari una decurtazione, ma sono somme in piu’ rispetto a quello che avevamo. Se cosi’ non dovesse essere, perche’ il momento storico della finanza pubblica e’ quello che e’, e quindi dovessero esserci tagli a tutti i livelli per salvare il Paese, non ne faremo un dramma, nel senso che dovremo fare dei programmi piu’ ridimensionati. Se anche dovesse essere che il Paese per salvarsi ha bisogno di fare dei tagli – ha concluso Chiodi – noi parteciperemo al risanamento del paese’.


SANITA’: CHIODI, LOBBY ABRUZZO POTENTI, ERAVAMO ‘PRIMARIFICIO’


“Le lobby della sanita’ in Abruzzo sono potenti, potentissime: avevamo piu’ primari che la regione Emilia Romagna. Era un ‘primarificio’ la Regione Abruzzo”.  Il commissariamento della Regione Abruzzo sulla sanita’ “e’ stato disposto – ha ricordato Chiodi al ministro della Salute, Ferruccio Fazio – perche’ erano stati distratti fondi del piano sanitario nazionale per oltre 528 milioni di euro che sono finiti nel bilancio della Regione Abruzzo per la spesa corrente negli anni passati.

Il disavanzo economico era di 107 milioni di euro l’anno, nel 2010 chiudiamo con un avanzo di oltre 1 milione di euro, un sostanziale pareggio. Ci hanno detto che abbiamo tolto le siringhe, abbiamo tagliato i servizi: nel 2008 i costi di primo livello, ospedali, farmaceutica, costi esterni, relativi alla gestione nel 2010 sono state uguali al 2008: 2 miliardi 181 mila euro.

I sindaci che sono andati sui tetti” per la chiusura di alcuni ospedali “sono stati irresponsabili nel farlo, stavano danneggiando la sanita’”. L’intervento di Chiodi si e’ aperto con una ‘gaffe’: il presidente nel salutare il ministro Fazio lo ha ringraziato per essere a “Teramo…”. Il presidente si e’ subito corretto tra i mugugni della platea del teatro Marrucino, salutando l’arrivo del ministro in “Abruzzo”.


SANITA’: CHIODI, OGGI ABBIAMO UN ABRUZZO VIRTUOSO


“Deficit azzerato e conti in equilibrio per la prima volta nella storia dell’Abruzzo che ci danno la possibilita’ di parlare oggi di Abruzzo ‘Versione 2.0′. Dopo un’azione profonda di risanamento che ha ridotto l’indebitamento del 14 per cento, pari a 800 milioni di euro, un riequilibrio dei conti della sanita’ ed una riduzione dei costi della politica, l’Abruzzo si presenta piu’ forte e vincente. La sanita’ abruzzese – ha ricordato Chiodi – e’ stata la prima ad essere commissariata per il modo in cui aveva gestito il sistema sanitario.

Questo ha determinato l’intervento dello Stato e delle altre Regioni che non tolleravano piu’ il fatto di vedere l’Abruzzo mettere a repentaglio non solo i propri conti, ma anche quelli delle altre Regioni. E’ stata questa situazione – ha aggiunto – a rendere necessario il Piano di rientro dal deficit sanitario. Nel 2007 il sistema delle Regioni ha, in sostanza, acconsentito a dare un aiuto all’Abruzzo, ormai in default, per far fronte alle obbligazioni gia’ contratte, a patto, pero’, che rientrasse di tutti i debiti gia’ esistenti relativamente ai disavanzi delle passate gestioni.

In piu’ la Regione era tenuta a migliorare il proprio sistema sanitario dal punto di vista dei livelli di assistenza. Poi e’ arrivato il Commissariamento che, invece, e’ stato l’effetto di altri fenomeni disdicevoli e cioe’ l’utilizzo delle risorse del Fondo sanitario nazionale anche per scopi diversi dalla sanita’ e quindi per coprire parte dei bilanci regionali”. Un debito enorme, derivante da distrazioni di fondi, arrivato a ben 528 milioni di euro, 1000 miliardi delle vecchie lire.

“Il disavanzo accumulato in dieci anni era addirittura pari a circa 2 miliardi e mezzo di euro – ha puntualizzato il Commissario ad acta Chiodi – tanto che l’Abruzzo e’ stata definita ‘Regione Canaglia’. Le liste d’attesa, gia’ allora, erano lunghissime. Mancavano del tutto i controlli nei confronti della sanita’ privata ed il blocco del turn-over, da un certo punto in poi, ha impedito di continuare a formare la classe medica”.

Con la nomina del Presidente Chiodi, l’azione commissariale ha intrapreso un cammino severo, capace di ridurre gli sprechi e gli eccessi e di creare le condizioni per poter investire nella qualita’ dei servizi. Questo percorso, da una parte, ha consentito nel 2010, per la prima volta nella storia della Regione, di registrare un equilibrio nella gestione economica del sistema sanitario regionale e dall’altra, ha permesso lo start up di indispensabili forme di riorganizzazione di attivita’ e strutture, attraverso la definizione dei fabbisogni sanitari.

Tra questi fatti nuovi occorre citare la riconversione dei piccoli ospedali (obsoleti e non piu’ sicuri) in presidi territoriali; la rimodulazione delle unita’ operative e dei dipartimenti. Condizione necessaria per ammoderna gli ospedali per acuti e renderli piu’ efficaci nella medicina attuale e futura; l’integrazione delle reti sia ospedaliera che territoriale.

Per quanto attiene, invece, alle misure di controllo della spesa pubblica per la sanita’, una misura indispensabile per il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio e’ stata la definizione dei tetti totali di spesa della ospedalita’ privata sia per i pazienti residenti in regione che per quelli di fuori , tetti mantenuti inalterati rispetto al 2010 e, per la prima volta nella storia, fissati per un biennio.

Poi, recentemente, si e’ avuta l’approvazione del piano regionale per la riduzione delle liste d’attesa, l’attuazione di gare regionali in unioni di acquisto, la dotazione della Carta dei Servizi che ha l’obiettivo di fornire informazioni sull’accesso e sulla fruibilita’ dei servizi sanitari offerti dalla nostra regione. Siamo entrati cosi’ nella fase che prevede l’ottimizzazione delle risorse, anche attraverso l’ integrazione e la cooperazione tra pubblico e privato.

Ora, grazie al raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario, l’Abruzzo vuole rientrare a pieno titolo tra le Regioni italiane che meritano di essere definite ‘Virtuose’, attivando l’Abruzzo versione 2.0, un circuito di sviluppo in grado di aumentare la qualita’ e ridurre contemporaneamente il costo del servizio. Un risultato che punta, nel giro di poco tempo, a trasformare la regione in un polo di eccellenza nella sanita’ pubblica italiana.

 

SANITA’: IL MINISTRO FAZIO PROMUOVE I CONTI DELLA REGIONE


Il ministro Ferruccio Fazio ha parlato oggi di risultato straordinario per l’Abruzzo. Il ministro si è complimentato con il presidente della Regione Gianni Chiodi che ha avuto il merito di riportare i conti della Sanità in equilibrio, condizione essenziale questa per una Sanità più efficiente.

Il ministro ha poi sottolineato che la sua scommessa da ministro è stata la scommessa dell’Abruzzo, considerando che la nomina a ministro è coincisa con quella di Gianni Chiodi a Commissario per la Sanità (inizio 2010).

Fazio ha poi sottolineato che il cronoprogramma stabilito è stato completato, grazie anche al lavoro espletato dal sub Commissario Giovanna Baraldi, fra le migliori professionalità che la Sanità nazionale può annoverare. Il ministro Fazio ha inoltre sottolineato che la stima per la chiusura del 2011 è stata più che positiva, per cui sulla base di questo dato, potranno essere erogati i 255 mln di euro che rappresentano le spettanze della Regione Abruzzo in ordine all’annualità 2009.

Fazio ha poi aggiunto come l’obiettivo del presente sia quello di intervenire sulle strutture. Fazio ha poi elogiato il lavoro portato avanti in questi due anni e mezzo della Giunta Chiodi, riguardo la ristrutturazione della rete ospedaliera, e in particolare la riconversione di alcuni ospedali, senza dimenticare la definizione dei contratti con gli erogatori della Sanità privata. In chiusura del suo intervento, il ministro ha spiegato che ora il ministero si concentrerà ancora di più sul problema dei tempi e sulle liste d’attesa.

E per fare questo è stato predisposto un piano nazionale condiviso dalla conferenza Stato-Regioni. Un altro aspetto dove si andrà a lavorare è quello della rete emergenza-urgenza, e in questo caso occorrerà una integrazione ospedale-territorio. In chiusura il presidente Chiodi ha dichiarato che “è nostra intenzione realizzare 5 nuovi ospedali.

Questo dipenderà dalle risorse a disposizione, considerando che solo i contributi previsti dall’articolo 20 non sono sufficienti. Per questo – ha concluso Chiodi – saranno importanti anche le dismissioni dei vecchi ospedali, come evidenziato anche dal lavoro di riconversione che è consistito nel trasformare alcuni presidi per acuti, in presidi territoriali”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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