L’Aquila 2012. pasqualone: “udc alternativa a centrodestra e a centrosinistra”

L’AQUILA – Si è tenuta all’Aquila la prima riunione dei coordinatori provinciali dell’UDC alla presenza del nuovo commissario regionale del Partito, l’On.le Armando Dionisi. Tra gli argomenti all’ordine del giorno soprattutto la competizione elettorale della prossima primavera che vedrà tornare alle urne alcuni importanti centri della nostra regione, tra cui chiaramente spicca quello del capoluogo.
E proprio i rappresentanti aquilani hanno fatto il punto sul lavoro svolto sin ad ora, precisando che la preoccupazione primaria è stata ed è quella di approntare un programma di tutti gli interventi che, secondo una ben definita scala di priorità, dovranno essere messi in atto nella città e per la città. E se da più parti si sente solo il rincorrersi del chiacchiericcio sul toto nomi che, mi permetto di dire, manda solo in confusione i cittadini e li allontana ancor più dalla politica, se qualcosa deve essere costruito questo si deve fare con la presenza partecipante ed attiva proprio dei cittadini stessi e del mondo delle associazioni. La linea politica dell’UDC all’Aquila è quella di poter costituire una valida alternativa alle due componenti di centrodestra e di centrosinistra, magari pensando al Terzo Polo con il quale pure si sta dialogando, ma che, aldilà dei vari nomi che si sentono fare ogni giorno, sta seriamente valutando anche la possibilità di trovare, tra le tante componenti moderate che si stanno avvicinando al Centro, un uomo o una donna che finalmente faccia suo l’unico interesse da perseguire: la ricostruzione della città. E, come ripetuto in più occasioni, la ricostruzione vera, oltre che per quella edilizia, passa anche e soprattutto per quella economica e sociale. Quest’ultimo è un dato che, seppur in apparenza scontato, è stato invece trascurato sin dalle prime ore per arrivare sino ad oggi in cui si registra terribile ma fondato il rischio che, senza una adeguata redistribuzione delle competenze (per tutte quella sul commissariamento regionale della ricostruzione) quella della nostra città sia una tragedia destinata ad essere dimenticata.