L’AQUILA – Venerdi’ 4 il giornalismo europeo celebrera’ la giornata contro il precariato e per la difesa dei freelance, nell’ambito della quarta giornata della campagna lanciata nel 2008 dalla Federazione europea dei giornalisti ‘Stand Up for Journalism’. Nel corso di un incontro organizzato da Fnsi e Lsdi nella sede nazionale del sindacato dei giornalisti italiani sara’ fatta un’analisi della problematica. In una nota la Fnsi rileva che continuano ad aumentare gli iscritti all’Ordine, cresce (ma si impoverisce ulteriormente) il lavoro autonomo, cala il lavoro subordinato e sparisce il turnover nelle redazioni, mentre gli ‘attivi’ continuano ad invecchiare. I dati, emersi dall’aggiornamento della ricerca Lsdi dello scorso anno, confermano la tendenza a una ulteriore frammentazione della professione, con la presenza di almeno 50.000 giornalisti ‘sommersi’, che non hanno alcuna posizione all’Inpgi e non si sa se, e in quale modo, siano ‘attivi’. Si approfondiscono anche le differenze di reddito fra lavoro subordinato e lavoro autonomo all’interno del quale solo il 26 per cento degli iscritti ha un reddito annuo lordo superiore ai 10.000 euro all’anno. In percentuale poi il segmento di lavoro autonomo o parasubordinato con introiti ‘medi’ rispetto alla scala dei redditi del settore si e’ leggermente ristretta, visto che nel 2000 era pari al 28,1 per cento. Fra i 25.000 autonomi e parasubordinati la percentuale di chi denuncia redditi inferiori al 5.000 euro lordi all’anno e’ cresciuta nell’arco di tempo dal 2009 al 2010 dal 55,3 al 62 per cento. Se, invece, si sale nella scala dei redditi, nel campo del lavoro autonomo, solo 1 giornalista su 10 denuncia un reddito superiore ai 25.000 euro (10,4 per cento), mentre fra i dipendenti a tempo indeterminato quelli che hanno un reddito superiore al 30.000 euro lordi sono il 66,6 per cento, oltre 6 giornalisti su 10. All’iniziativa parteciperanno, assieme a Franco Siddi e Roberto Natale, segretario generale e presidente della Fnsi, i presidenti degli istituti di categoria (Andrea Camporese per l’Inpgi, Daniele Cerrato per Casagit, Enzo Iacopino per l’Ordine, Marina Cosi per il Fondo pensione complementare dei giornalisti italiani) e la Commissione Lavoro Autonomo Fnsi. Sono stati invitati esponenti politici, sindacali, delle istituzioni e della societa’ civile.
Stand up for journalism. sono almeno 50000 i giornalisti “sommersi”
Inpgi, 62% redditi inferiori a 5000 euro annui
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