L’AQUILA – “Continua senza sosta l’attività di disinformazione del Sindaco del Comune e dell’Assessore Pezzopane a proposito del Piano ‘Scuole d’Abruzzo – Il Futuro in Sicurezza’.

Si è più volte ribadito, e lo si farà sino a quando tutti lo comprenderanno, che tutte le scuole d’Abruzzo, colpite dal terremoto del 6 aprile 2009, saranno recuperate e ricostruite, dotando l’intera Regione di un patrimonio scolastico a prova di terremoto.

Questo sarà possibile solo se si recupererà maggiore tranquillità e senso istituzionale da parte di tutti, abbandonando inutili e dispendiose polemiche, basate su inesattezze”.

A dichiararlo il Commissario Delegato per la Ricostruzione – Gianni Chiodi – in risposta alle polemiche apparse sulla stampa in relazione al piano di interventi straordinari per l’edilizia scolastica.

Dal punto di vista tecnico è il responsabile della segreteria del Commissario – Avv Antonio Morgante – a puntualizzare:

“Rispetto a quanto apparso sulla stampa da qualche giorno a questa parte:

1 – non corrisponde a verità l’assunto secondo il quale all’Aquila siano andati solo 3 milioni di euro per le scuole

Al finanziamento previsto dal decreto 61 va aggiunto quello previsto dal II piano stralcio degli edifici pubblici, per un importo complessivo di quasi 44 milioni di euro.

Infatti, il Provveditorato alle opere pubbliche, nella fase di istruttoria del decreto n. 61, ha formalmente comunicato al Commissario la necessità di intervenire sui seguenti edifici, per un importo complessivo di 41,2 milioni di euro:

– Edificio scolastico ex IRRE Abruzzo per € 200.000

– Ripristino Accademia delle Belle Arti per € 300.000

– Conservatorio di Musica Collemaggio per € 18.200.000

– Convitto Nazionale per € 22.500.000.

Di tali interventi, solo quello relativo all’edificio ex IRRE è stato inserito nel decreto n. 61, mentre per l’Accademia delle Belle Arti si è deciso di soprassedere in quanto l’attività istruttoria era ancora in corso, mentre sia per l’edificio del Conservatorio che per quello del Convitto, il finanziamento è stato richiesto a valere sui fondi CIPE destinati agli edifici pubblici per una spesa complessiva pari a 40,7 milioni, a dimostrazione che gli interventi sulle scuole che riguardano il Comune dell’Aquila e tutti i comuni del cratere possono essere finanziati anche dai fondi generali della ricostruzione.

Da ciò consegue che, tutte le necessità del cratere in materia di edilizia scolastica, possono essere finanziate integralmente: è fuorviante e destabilizzante parlare e scrivere di aver impiegato impropriamente i fondi destinati alle scuole dell’Abruzzo che invece dovevano restare all’Aquila.

2 -L’Aquila non dovrà accontentarsi dei MUSP per il futuro

Va premesso che lo sforzo per realizzare i MUSP è stato comunque enorme, pari al 50 per cento delle risorse ad esempio destinate alle scuole dell’Abruzzo intero.

Già su molti edifici scolastici dell’Aquila sono stati fatti interventi per la riparazione e messa in sicurezza, impiegando una somma complessiva pari ad oltre 30 milioni di euro.

A questa dovrà aggiungersi la somma sopra ricordata pari a 44 milioni di euro e tutto quanto l’Aquila avrà bisogno per ricostruire il patrimonio edilizio scolastico: ciò necessita che il Comune dettagli in modo chiaro le necessità.

3 – Non è vero che il Provveditorato abbia smentito le dichiarazioni del Commissario per la Ricostruzione

Il Provveditore aggiunto Santariga ha dichiarato che per la preparazione dell’elenco delle scuole da inserire nel decreto n. 61 (9 per la provincia dell’Aquila di cui 4 per l’Aquila) si è servito del competente ufficio regionale, facente capo alla Direzione Lavori Pubblici, che ha un database aggiornato e puntuale sulla consistenza e stato dei relativi edifici.

È bene evidenziare che il Provveditorato ha contribuito in parte alla definizione di tutti gli interventi poi compresi nel decreto 61, gli altri, infatti, sono stati definiti secondo il censimento degli edifici pubblici operato dal Commissario nell’estate del 2009 e in base alle esigenze segnalate formalmente dagli enti proprietari.

4 – E’ strumentale ritenere paradossale la questione del Comune di Castel del Monte

Il Comune di Castel del Monte aveva fatto richiesta di un finanziamento per € 300.000 in data 15 febbraio 2011 (nota n. 776 del 15 febbraio 2011). Sulla base di ciò il decreto 61 ne ha previsto il finanziamento.

Solo successivamente e in data 20 luglio 2011 (nota n. 1638 del 20 luglio 2011) il Comune ha evidenziato che trattasi di un intervento su un edificio non più destinato a scuola.

All’esito di tale circostanza l’intervento verrà stralciato attraverso un prossimo decreto del Commissario”.

Il Commissario Chiodi evidenzia che: “è destituita di ogni fondamento la ventilata ipotesi del Sindaco Cialente ritenere che le scelte del decreto 61 siano state fatte con metro politico. Unico criterio è stato e sarà quello della sicurezza degli studenti, di tutti gli studenti dell’Abruzzo. Avendo assicurato copertura finanziaria al Piano “scuole d’Abruzzo” e a tutti gli interventi all’interno del cratere che sono stati fatti e che dovranno essere fatti, ho dato il segnale che la Politica può risolvere in modo efficace uno dei problemi di arretratezza del nostro sistema infrastrutturale. Forse è questo che solletica più di ogni altra cosa l’accanimento disinformativo del PD aquilano”.

Sugli interventi ancora da eseguire il Commissario conclude: “Mi sento di consigliare al Sindaco e all’Assessore, infine, in luogo di promuovere campagne strumentali e polemiche, di lavorare sodo per presentare rapidamente un dettagliato piano di interventi su quelle scuole dell’Aquila che aspettano di essere riparate o ricostruite. I fondi ci sono: tanto più rapida e efficace sarà la loro capacità progettuale, tanto prima potranno essere sostituite le strutture provvisorie“.


FONDI SCUOLE: COMUNE L’AQUILA, CHIODI NON SA DA CHE PARTE STARE”


In una giornata in cui scienza e cultura avevano dominato la scena aquilana, con uno straordinario Consiglio comunale che ha ribadito il valore del nostro patrimonio formativo, e nonostante il clima particolare ci avesse distratto dalle mancanze del commissario e della sua struttura, le parole di Chiodi ci costringono a ricordarcele”.

Inizia cosi’ la replica sui fondi alle scuole al presidente Chiodi da parte del sindaco Massimo Cialente e dell’assessore Stefania Pezzopane. “Sulla vicenda dei fondi alle scuole – affermano in una nota congiunta – al commissario Chiodi ribadiamo, in primo luogo, l’invito ad un confronto pubblico, in piazza Duomo, alla presenza di studenti e cittadini. Nel merito della questione siamo, nostro malgrado, costretti a intervenire sui vari punti sollevati dal commissario e dal capo della sua segreteria.

Spiace constatare che, in una battaglia per la citta’ e su una questione che ha fatto indignare tutto il Paese, ancora una volta il commissario dimostri di essere contro la citta’ dell’Aquila e che, nel suo impegno ad ore per la ricostruzione, non abbia ancora capito da che parte stare. Noi non abbiamo detto inesattezze, purtroppo ad essere ‘inesatte’, per usare un eufemismo, sono le procedure. La dimostrazione piu’ stringente che il decreto 61 del commissario, vale a dire quello sui fondi alle scuole, conteneva illegittimita’ e gravissimi errori, la da’, infatti, proprio il responsabile della segreteria del commissario, Antonio Morgante, il quale ammette che l’intervento per l’edificio di Castel del Monte verra’ stralciato (e pensiamo che non sara’ il solo) attraverso un prossimo decreto dello stesso Chiodi. Nel fare l’elenco degli edifici finanziati, poi, Chiodi ci invita a nozze – aggiungono Cialente e Pezzopane – poiche’ non fa che confermare quanto da noi denunciato. Infatti nessuno degli interventi che cita e’ di proprieta’ del Comune dell’Aquila. Ovvero il commissario e il suo portavoce ribadiscono che dei 41 milioni di euro stanziati in totale per i quattro edifici elencati, non un centesimo arrivera’ al Comune dell’Aquila che pure, tra scuole primarie, dell’infanzia, medie e asili nido, ha un patrimonio di oltre 50 edifici da ristrutturare. E’ evidente, pertanto, quale grave disparita’ si sia consumata ai danni della comunita’ aquilana, la piu’ colpita dal sisma, che ha avuto meno della meta’ di quanto assegnato al Comune di Magliano dei Marsi, il cui vice sindaco e’, guarda caso, proprio Antonio Morgante. Ricordiamo a Chiodi, inoltre, che l’assessore comunale Vladimiro Placidi, gia’ a ottobre 2010, gli aveva inviato un dettagliatissimo piano di interventi da effettuare con la massima urgenza su edifici di proprieta’ del Comune per la ricostruzione e la messa in sicurezza. In quell’elenco solo gli interventi per le scuole ammontavano a oltre 50 milioni di euro. A quella richiesta peraltro sono seguite altre proposte e sono stati sollecitati piu’ volte incontri per l’inserimento di questi interventi nei programmi del commissario”.

“Non abbiamo tuttavia mai avuto risposte – sottolineano il sindaco e l’assessore – tanto che ci e’ venuto il dubbio che il commissario non legga la posta, o quantomeno non legga quella proveniente dal Comune dell’Aquila. Quanto alla questione dei Musp, e’ il commissario Chiodi che li cita ogni qualvolta si parli di scuola. Approfittiamo dunque per ricordargli che la manutenzione di queste strutture e’ costosissima e sta pesando in maniera insostenibile sui bilanci dei Comuni e della Provincia, tanto e’ vero che, sulla questione, abbiamo avuto nei giorni scorsi un incontro dai toni allarmanti con il prefetto Giovanna Maria Iurato. Ringraziamo Morgante – si legge ancora nella nota – per aver confermato quanto da noi dichiarato circa il fatto che il provveditore aggiunto ai Lavori pubblici di Lazio, Abruzzo e Sardegna Giancarlo Santariga abbia agito sulla base di un elenco fornito dalla Regione e non certo su propria iniziativa.

Quanto alla presunta polemica strumentale sull’edificio di Castel del Monte, ribadiamo che il commissario ha dichiarato, peraltro senza ancora farlo, di depennare l’intervento solo dopo la denuncia della trasmissione Report e pertanto ben dopo la data, da lui stesso citata, del 20 luglio 2011, quando cioe’ si sarebbe accorto che l’edificio in questione non ospita piu’ una scuola. Chiodi dovrebbe anzi chiedere scusa al sindaco di Castel del Monte per averlo preso in giro, dal momento che, essendo il Comune nel cratere sismico, quell’edificio va certamente recuperato, ma non certo attraverso i fondi delle scuole. E Chiodi questo lo sapeva. Visto pero’ che lui e Morgante sono tornati sull’argomento, ci chiediamo perche’ siano stati cosi’ distratti per alcuni Comuni e tanto solerti invece nell’eliminazione delle schede inviate dal Comune dell’Aquila che riguardavano ex edifici scolastici oggi adibiti ad altro uso”. Secondo Cialente e Pezzopane “l’accanimento disinformativo e difensivo del commissario Chiodi inquieta i cittadini aquilani, non la politica aquilana, cosa ben piu’ grave. Quanto all’invito a lavorare siamo costretti a ricordare a Chiodi che il piano degli interventi sulle scuole dell’Aquila e’ pronto da tempo, come saprebbe se solo leggesse le carte che gli mandiamo, ed e’ un piano ben piu’ dettagliato delle modeste e approssimative schede progettuali inviate da molti Comuni allo stesso commissario e da questi poi inserite nel piano delle scuole, salvo essere successivamente costretto a fare un passo indietro. Ancora una volta, dunque, due pesi e due misure. I progetti del Comune dell’Aquila, come abbiamo gia’ detto, Chiodi ce li ha dal 2010, ma non li guarda. Quanto ai buoni intendimenti e alle encomiabili intenzioni del commissario rispetto alla messa in sicurezza di tutte le scuole della regione – conclude la nota congiunta – gli suggeriamo di non enunciarle a noi, ma di spiegarle alla commissione dei fondi Cipe e al Parlamento, che quei fondi li hanno stanziati per i danni del terremoto e non per altri, per quanto illuminati, progetti”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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