L’AQUILA-C’è un servizio ‘online’ realizzato da Fintecna, che potrebbe informare i cittadini sullo stato delle pratiche per la ricostruzione. Potrebbe, ma in effetti è quasi inutilizzato. In teoria dovrebbero servirsene i progettisti, ma pochi di essi lo fanno.

Ai cittadini il servizio è precluso, così non è infrequente vedere lunghe file davanti all’ufficio che Fintecna ha alla Guardia di Finanza. Ma vediamo come funziona o dovrebbe funzionare. L’accesso alle informazioni relative ad ogni singolo progetto è già operativo da circa un anno tramite il cosiddetto applicativo realizzato appunto da Fintecna.

Il data base contenente tutte le informazioni relative al monitoraggio dell’iter istruttorio di ogni singolo progetto, è stato elaborato nel maggio 2011, dopo la richiesta del Commissario Gianni Chiodi. Come funziona? La login e la password che identifica l’ AQBCE della pratica vengono rilasciati da Fintecna al momento della consegna del progetto, ma questa procedura non è obbligatoria.

Il progettista che vuole il servizio – previsto e richiesto dalla Struttura – presenta la richiesta a Fintecna che provvede alla registrazione online così da ottenere gli accessi. Grazie a ciò è possibile, almeno in teoria, avere sotto controllo lo stato dell’arte della pratica, verificare le integrazioni richieste e sollecitare l’esame delle stesse. Ma perché un servizio del genere non viene pubblicizzato e utilizzato?

Perché i cittadini non possono rendersi conto quando potranno avere il contributo che lo Stato concede loro per ristrutturare la propria abitazione? E’ una richiesta legittima specie ora che l’esame delle pratiche per le case E per la periferia, ha subito un’accelerazione.

E’ un diritto dei cittadini poter avere informazioni precise e veloci. Dunque Fintecna renda possibile a tutti l’accesso al data base. O si teme che il servizio possa contribuire a scoprire i ritardi, spesso ingiustificati, di Reluis e Cineas nella valutazione dei progetti? A pensar male, certo, si fa peccato, ma qualche volta, come si dice, ci si indovina.(red)

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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