L’AQUILA-Sui fondi per le scuole, il Comune e i suoi maggiori esponenti continuano a “fare disinformazione” come dice il Commissario per ricostruzione, Gianni Chiodi.
Oggi l’intervento della Sge, la Struttura per la gestione dell’emergenza che il Comune vorrebbe per sé (perché non lo spiega), dice più o meno la stessa cosa e mette in mora l’amministrazione comunale. La nota dell’ottobre 2010 che il Comune ha inviato al Commissario che aveva indetto il censimento sui danni alle scuole, dice la Sge, contiene soltanto le schede utili soltanto alla “quantificazione provvisoria dei danni”. Schede e non progetti di recupero degli edifici, e dunque non sufficienti ad ottenere eventuali finanziamenti.
“La risposta del Comune dell’Aquila- conferma la nota della Sge- oltre ad arrivare 15 mesi dopo la data dell’indizione del censimento, a banche dati chiuse e gia’ utilizzate per programmare gli interventi, riguarda tutti gli edifici di proprieta’ del Comune e contiene solo schede utili alla quantificazione provvisoria dei danni, non costituendo ovviamente nessuna richiesta idonea a supportare la concessione di eventuali finanziamenti.
Inoltre, le valutazioni di danno in essa contenute sono in molti casi sostanzialmente difformi dalle valutazioni fatte dal Provveditorato alle Opere Pubbliche. Al fine di consentire agli uffici Commissariali la valutazione di eventuali ipotesi progettuali, si invita, come gia’ fatto piu’ volte dal Commissario Chiodi, a trasmettere formalmente tali ipotesi, almeno corredate da progetti preliminari, non essendo idonea ai fini del finanziamento la comunicazione a mezzo stampa”. Si adeguerà il Comune dell’Aquila all’invito della Sge e del Commissario alla ricostruzione, o continuerà a fare polemiche?