L’AQUILA – Il teatro come esercizio per “essere altro da se'”, una ginnastica che mette insieme cuore e corpo dei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson.
E’ questa la tesi sulla quale si e’ costituito il gruppo teatrale “Parkin-zone”, guidato dal dott. Nicola Modugno, responsabile del Centro Parkinson dell’Irccs Neuromed e dall’attore Paolo De Vita, che ha organizzato, di concerto con l’Istituto Neurologico molisano, un incontro sulle terapie alternative e complementari per la Malattia di Parkinson tenuto nel prestigioso Palazzo D’Avalos di Vasto lo scorso sabato, in occasione della Giornata Nazionale contro la patologia.
All’incontro, oltre a pazienti e familiari, ha partecipato anche il dott. Giovanni Mirabella, ricercatore dell’Universita’ degli Studi dell’Aquila. “L’attivita’ teatrale – spiegano in una nota dalla Neuromed di Isernia – consente ai pazienti di provare delle tecniche che allenano i pazienti ad interpretare le azioni della vita quotidiana. Le azioni che si apprendono nelle classi di teatro offrono la possibilita’ di conquistare il controllo del corpo e dell’espressivita’, potendoli replicare nella vita di tutti i giorni.
Per i pazienti affetti da Parkinson il lavoro di gruppo e’ importante per acquisire coraggio rispetto ad azioni che, da soli, non ci si sente in grado di fare. Il teatro, in sostanza, batte l’agonia della volonta’ e rende piu’ forte non solo il paziente, ma anche i suoi familiari – conclude la nota – che trovano nella forza del proprio congiunto la spinta per lavorare insieme”.
Il Parkinson e’ una malattia che interessa, secondo le stime, circa 150.000 i soggetti in Italia, senza contare i circa 50.000 pazienti affetti da parkinsonismi. Nella maggior parte dei casi la malattia si manifesta attorno ai 60 anni, ma in un 10 per cento di persone i sintomi compaiono prima dei 40 anni. La giornata, organizzata da Neuromed e da Parkin-zone, promossa dalla Lega Italiana per la lotta contro la Malattia di Parkinson, le Sindromi Extrapiramidali e le Demenze, e dall’Associazione Italiana Disordini del Movimento e Malattia di Parkinson, ha voluto essere un momento di confronto e di aiuto per i pazienti ed i familiari che devono vivere il quotidiano, tentando di rasserenarli nella consapevolezza che, se e’ vero che non si cura, il Parkinson si puo’ combattere.