L’AQUILA-Avranno fatto pure incetta di progetti gli ingegneri (38 condomìni e passa Antonello Salvatori, 27 Volfango Millimaggi, 25 Paolo Petrella, 23 Roberto Scimia, eccetera, eccetera,eccetera), ma se la ricostruzione pesante non decolla, rischiano di non prendere un euro di parcella. Perché, a furia di riempire di pratiche gli studi, avevano fatto i conti senza l’oste e ora il pericolo concreto è di restare a secco.

E così il presidente dell’Ordine, ingegner Paolo De Santis, ha preso carta e penna ed ha scritto l’ennesima lettera aperta. “Il blocco delle pratiche e quindi il non avvio dei lavori- dice tra l’altro De Santis- ha già creato difficoltà economiche ai Professionisti che non possono percepire i compensi professionali dovuti. Per tutto quanto sopra si invitano le istituzioni a voler attivare un tavolo tecnico per risolvere in modo definitivo le criticità esistenti”. Eccetera, eccetera, eccetera.

Come dire: chi la fa l’aspetti. In fondo se le pratiche sono lì che vanno avanti a fatica, la colpa è anche un po’ la loro, degli ingegneri per capirci, i quali non hanno rispettato tempi e scadenze. O ci sbagliamo?(Antares).

 

IN ALLEGATO IL TESTO DELLA LETTERA APERTA


Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10